Istituto Comprensivo Statale di Vestone (BS) La buona scuola digitale - MIUR. Risorse per l'animatore digitale – Dall'imparare come tortura all'imparare come intrattenimento. La formazione della 107 con gli Snodi formativi territoriali - 2016. Pubblicati i Bandi, si propone una prima valutazione sui punti di forza e sulle criticità di questa “grande offensiva formativa”.
Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) ha come vision quella dell’educazione digitale: il lifelong learning, il lifewide learning, lo smart learning, il creative learning (e ancora), attraverso la via digitale. È stato avviato come operazione di sistema con la Legge n. 107 del 13 luglio 2015 all’articolo 1, commi 56-57-58-59, poi, con Decreto ministeriale attuativo n. 851 del 27 ottobre 2015. Con una selezione nazionale alla quale sono state chiamate tutte le scuole italiane si è proceduto alla definizione di scuole “speciali” – note come snodi formativi territoriali – deputate alla organizzazione ma, come vedremo, anche alla definizione di “contenuti speciali” della formazione. Se prendiamo il Lazio come esemplificazione della distribuzione territoriale, abbiamo 16 snodi a Roma, 3 a Latina, 3 a Frosinone, 2 a Viterbo e a Rieti 1. La buona scuola digitale - MIUR.
01 marzo 2019.
Corso per Animatore Digitale (gratuito o a pagamento) DestinatariTutti gli Animatori Digitali sul territorio nazionale e i docenti interessati all'Innovazione Didattica Digitale.
Alcuni commenti dei partecipanti al Corso per Animatori Digitali. Finalità A seguito della Legge n. 107/2015 e del nuovo quadro di riferimento del Piano Nazionale Scuola Digitale che, all'azione 28 istituisce la figura professionale dell'Animatore Digitale, si vuole offrire ai partecipanti l'opportunità di conoscere, analizzare ed approfondire metodologie e strumenti per favorire l'utilizzo delle tecnologie digitali nella didattica attraverso: lo studiole buone pratichele risorsele idee i progettile letturegli spunti ed ogni altro elemento che consenta di migliorare la professionalità dei docenti e la qualità di apprendimento nell'era della Rete. Obiettivi Requisiti Modalità. NEWS - Benvenuti su formazione-animatore-digitale! Si comunica ai docenti interessati alla frequenza del Master di II livello Media Education Manager (MEM).
Professione e Metodi diretto dal prof. Animatore digitale? Il rischio è che diventi il "tuttologo digitale" Quante volte è stato ripetuto che gli investimenti in tecnologia senza la formazione sono inutili?
Ebbene nel Piano Nazionale Scuola Digitale sono previsti investimenti importanti per la formazione che riguardano gli animatori digitali, lo staff per l’innovazione e a seguire tutti gli insegnanti. L’“animatore digitale”è una trasposizione di quei “campioni digitali” inventati da Riccardo Luna per portare l’innovazione in ogni comune di Italia , soprattutto all’interno della pubblica amministrazione locale.
Secondo quanto dichiarato sul sito del Ministero dell’Istruzione (MIUR), gli Animatori digitali sono docenti di ruolo che avranno il compito di seguire per il prossimo triennio le attività legate al digitale nella propria scuola. Dovranno organizzare attività tecnologiche e metodologiche per promuovere una cultura digitale condivisa e ad ogni scuola saranno assegnati 1000 euro per realizzare progetti digitali. Ma l'animatore digitale a Scuola è un parto confuso: ecco cosa manca. Negli ultimi mesi, a cominciare dai 500 euro annui della carta del docente, passando per il Piano Nazionale Scuola Digitale con tutti i suoi nodi da sciogliere, gli interventi finanziati con il nuovo PON 2014-2020, fino ad arrivare alla figura dell’animatore digitale, il Governo ha varato una serie di provvedimenti e iniziative che potenzialmente potrebbero dare un notevole impulso all'innovazione nelle scuole italiane, non solo tecnologica ma anche e soprattutto didattica.
Potrebbero. Uso il condizionale perché finora, frequentando i nutriti gruppi Facebook dei quali faccio parte di insegnanti 2.0, docenti virtuali, e animatori digitali -senza escludere i Digital Champions- ho maturato la convinzione che c’è ancora una eccessiva entropia, che rischia di creare non poca confusione e vanificare interventi che hanno invece la assoluta necessità di essere resi sinergici tra loro. Insomma, come troppo spesso accade a scuola, si cerca di fare le nozze coi fichi secchi. Animatori Digitali? Meglio Middle Management! Negli ultimi mesi, a cominciare dai 500 euro annui della carta del docente, passando per il Piano Nazionale Scuola Digitale con tutti i suoi nodi da sciogliere, gli interventi finanziati con il nuovo PON 2014-2020, fino ad arrivare alla figura dell’animatore digitale, il Governo ha varato una serie di provvedimenti e iniziative che potenzialmente potrebbero dare un notevole impulso all’innovazione nelle scuole italiane, non solo tecnologica ma anche e soprattutto didattica.
Potrebbero. Uso il condizionale perché finora, frequentando i nutriti gruppi Facebook dei quali faccio parte di insegnanti 2.0, docenti virtuali, e animatori digitali -senza escludere i Digital Champions– ho maturato la convinzione che c’è ancora una eccessiva entropia, che rischia di creare non poca confusione e vanificare interventi che hanno invece la assoluta necessità di essere resi sinergici tra loro. Ancora volontariato? Insomma, come troppo spesso accade a scuola, si cerca di fare le nozze coi fichi secchi. Arriva nella Scuola l'Animatore digitale: a che cosa servirà? Gli effetti del Piano Nazionale Scuola digitale cominciano a dispiegarsi in maniera, a nostro avviso, molto veloce e positiva ne è prova, ad esempio, la nota del Ministero dell’Istruzione che invitava i Dirigenti scolastici a fornire entro il 10 di dicembre il nominativo dell’‘“Animatore digitale” della propria istituzione scolastica.
La scelta dovrà cadere su insegnati “innovatori” che siano esperti di metodologie e di tecnologie didattiche e che posseggano buone doti organizzative e capacità di coinvolgimento e leadership rispetto ai colleghi. In pratica a partire dal Dicembre del 2015 ogni scuola italiana avrà una figura dedicata esclusivamente all’innovazione digitale di natura metodologica e didattica (probabilmente con un “distacco” parziale dall’insegnamento). Fino ad oggi un ruolo similare, anche se molto depotenziato, era stato ricoperto, ove fosse stato istituito, da insegnanti che venivano nominati dal Dirigente come “funzione strumentale” dedicata alle tecnologie.
A. B. C. L'animatore digitale, spiegato da chi l’ha inventato. Damien Lanfrey e Donatella Solda sono i giovani esperti che hanno redatto il Piano Nazionale Scuola Digitale per il ministero dell’Istruzione.
Sono loro che hanno inserito nel Piano la figura dell’animatore digitale, un esperto scelto tra i docenti di ruolo, che ogni scuola dovrà indicare entro il prossimo 10 dicembre. Questa nuova figura, come tutte le novità, ha suscitato qualche domanda nella comunità dei docenti: per sciogliere ogni dubbio, abbiamo incontrato Lanfrey e Solda e abbiamo rivolto i quesiti direttamente a loro. Leggi: Tutto il Piano Nazionale Scuola Digitale in 35 punti Cominciamo dal principio. Dall'attuazione della norma AnimatoriDigitali - nota del MIUR. Coach. Per l'animatore digitale meglio una squadra di persone. Da quando, con la nota di metà novembre (Nota prot. n 17791 del 19/11/2015), si è aperta la partita dell'animatore digitale (#AD), prima con la richiesta dell’individuazione, poi con la definizione delle reti per la formazione “ufficiale” MIUR, il tema ha quasi monopolizzato i gruppi tematici (didattica e tecnologia) sui social.
La “questione digitale” emerge e si diffonde anche al di là della cerchia dei soliti noti, intendendo docenti e scuole che negli step precedenti del PNSD già si erano mossi ed avevano ottenuto risultati. E’ un primo risultato di tutto rilievo. Anche le punte di animosità che caratterizzano il confronto on line tra chi sostiene le più variegate posizioni sul tema sottolinea interesse ed attenzione per la questione, e riflette un dibattito magari meno acceso ma non irrilevante dentro le scuole. All’#AD il PNSD affida in sostanza l’azione di accompagnamento. Pubblicato il Piano, il 27 ottobre scorso, le prime dispute sono tutte sulla definizione della figura. La buona scuola digitale - MIUR. Ambito Formazione e accompagnamento Azione #28 Ogni scuola avrà un "animatore digitale", un docente che, insieme al dirigente scolastico e al direttore amministrativo, avrà un ruolo strategico nella diffusione dell'innovazione a scuola, a partire dai contenuti del PNSD Applicativi e Guide Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca è pronto ad attivare la nuova "Community on line" a supporto delle azioni del Piano Nazionale per la Scuola Digitale, che costituisce uno strumento di accompagnamento al lavoro e alle attività degli Animatori digitali ed è una risposta alla richiesta delle scuole di avere uno spazio o un luogo sicuro dove poter interagire, lavorare, collaborare e condividere esperienze sui temi del PNSD in modo ordinato con gli altri colleghi.
Comunicato Stampa del 19 novembre 2015. Roma, 19 novembre 2015 Scuola, arrivano gli animatori digitali Inviata nota agli istituti: dovranno nominarli entro il 10 dicembre Debuttano nelle scuole italiane gli animatori digitali, docenti particolarmente vocati all'innovazione che dovranno guidare i processi di attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) nei loro istituti. Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca ha inviato oggi la nota con cui viene chiesto alle scuole di nominare i loro esperti entro il prossimo 10 dicembre. Per la prima volta nel sistema di istruzione italiano si formerà ufficialmente una comunità di innovatori che potrà fare da traino all'intera comunità scolastica. Azione #28 Un animatore digitale in ogni scuola - Scuola e Tecnologia. PowToon - Presentazione Animatore Digitale 4. Un'iniziativa AICA – SIe-L per la scuola.