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I dieci comandamenti per una presentazione perfetta

I dieci comandamenti per una presentazione perfetta
Ecco la nota dolente di tanta didattica digitale: la presentazione! Sappiamo già come motivare la classe allo studio della storia dell’arte, conosciamo come rendere efficace una lezione ma possiamo rovinare tutto con un pessimo PPT… Qui vorrei dare alcuni suggerimenti per un’impaginazione efficace delle nostre slide. Senza entrare nel campo del graphic design avrei una decina di indicazioni per rendere visivamente accattivante qualsiasi presentazione. Ovviamente do per scontato che i contenuti siano validi, comprensibili e ben organizzati… Per capire meglio come applicare queste regole, riporterò alcune immagini relative alle presentazioni raccolte tra le mie risorse di storia dell’arte. Il testo da inserire in una slide deve essere la sintesi di ciò che direste a voce. Dovete inserire pochissime frasi, con pochi incisi, sintetiche e separate tra loro da un’interlinea maggiore. Non usate sfondi dai colori improbabili con sfumature iridescenti. Questa è roba da grafici, lo so.

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Quando l’arte non invecchia mai Mi imbatto sempre più spesso in varie reinterpretazioni attuali di opere d’arte di ogni epoca. Le ho viste rifatte in flash mob, fotomontaggi, tableau vivant e perfino in graffiti e videoclip. L’immagine di apertura, ad esempio, è una fotografia di Samuel Aranda ribattezzata “Pietà Yemenita“, un’iconografia della sofferenza che purtroppo si ripete ogni volta che una madre si fa carico del dolore di un figlio. Ed ancora un messaggio forte, da luoghi di devastazione e guerra civile come la Siria, è il fotomontaggio di Tammam Azzam della serie Freedom Graffiti: un bacio di Klimt disteso sulla facciata bombardata di un palazzo. L’apice di bellezza e l’abisso di distruzione di cui è capace il genere umano.

Analizzare un quadro in tre mosse Tempo fa ho scritto un articolo sulla lettura dell’opera d’arte. Un metodo di analisi complesso e approfondito che, però, proprio per la sua vasta articolazione, non può essere praticato sistematicamente per ciascun dipinto da studiare (insomma, quando lo propongo in classe i ragazzi mi guardano storto…). Allora ho cercato di semplificare l’approccio proponendo tre parole-chiave: tecnica, soggetto e poetica. Vediamo cosa si intende per ognuna di queste tre voci. 1.

Scultura, i materiali che non ti aspetti - Didatticarte Quando pensiamo alla scultura ci viene subito in mente il marmo e, in effetti, è un materiale che si presta ad infinite possibilità espressive come abbiamo visto in questo post. Ma, oltre ai materiali tradizionali come pietra, argilla e bronzo, si possono realizzare sculture con un’infinità di altri materiali “non ortodossi“. Materiali poveri, scartati, effimeri, ma con una grande potenzialità comunicativa ed estetica.

Il volto nell’arte tra realismo, idealizzazione, stilizzazione ed espressionismo La rappresentazione del viso umano nella storia dell’arte è un argomento complesso ma affascinante. Uno di quelli che si possono affrontare in maniera filosofica e dotta oppure in modo più intuitivo e sensoriale. Se volete approfondire la materia secondo il primo approccio non posso che consigliarvi la lettura dei numerosi testi di Flavio Caroli dedicati alle varie declinazioni del volto umano: dalla fisiognomica al viso di Cristo, dal rapporto volto-anima alla storia del ritratto dal Rinascimento ad oggi… In questo post voglio provare, naturalmente, con il secondo approccio, quello che ritengo più utile dal punto di vista dell’efficacia didattica. Allora cominciamo subito con un video: una delle “analisi” più stupefacenti è, infatti, quella che Philip Scott Johnson, digital artist americano, ha realizzato montando in un unica sequenza “Cinquecento anni di ritratti femminili nell’arte occidentale”.

Geometria ed arte: la simmetria radiale Mi ha sempre affascinato tutto ciò che è circolare. E tra tutto ciò che è circolare mi attraggono particolarmente tutte quelle figure che mostrano delle simmetrie radiali, dei disegni simmetrici rispetto a tre, quattro, cinque, sei o più raggi. Gli esempi più noti ci vengono dalla natura: cosa sono i fiocchi di neve se non delle costruzioni straordinarie a simmetria radiale? Le 10 sculture più costose del mondo - My Luxury Un viaggio in lungo e in largo alla scoperta delle dieci sculture più costose al mondo. L’arte è un elemento fondamentale della vita umana e ai giorni nostri è anche una potente attrattiva per il turismo. Accanto alle bellezze naturali, sono infatti le opere e i capolavori del genio umano il motore che spinge milioni di persone a visitare luoghi lontani. Le sculture hanno una voce importate in questo senso: sono infatti l’elemento artistico in grado di mutare l’aspetto di una città, di diventarne il simbolo, di cambiare la percezione dello spazio.

Esercizi creativi con una graffetta L’idea mi è venuta dopo aver visto il video di Ken Robinson sulla necessità di cambiare i paradigmi dell’educazione, video di cui avevo già parlato in questo post. Ad un certo punto (esattamente al sesto minuto del video), sostenendo la tesi che la nostra struttura scolastica uccida la creatività e la capacità di utilizzare il “pensiero divergente“, Robinson fa l’esempio della graffetta: quanti modi di utilizzarla vi vengono in mente? Generalmente non più di 10-15 e tutti legati alla sua funzione di tenere insieme dei fogli.

Inganni spaziali e illusioni ottiche Ricordate i nove indizi di profondità di cui ho già parlato? Ebbene, si tratta di meccanismi percettivi talmente radicati nel nostro cervello che, nel momento in cui qualche elemento nel campo visivo ne contraddice le regole, non siamo più in grado di stabilire distanze, orientamento o dimensioni degli oggetti osservati. Il nostro sistema visivo, infatti, da un lato si aspetta che gli oggetti lontani appaiano più piccoli di quelli vicini, da un altro lato sa che, a dispetto di tale diversità percepita, gli oggetti non cambiano realmente dimensione o forma (caratteristica definita costanza percettiva) solo perché sono lontani o sono visti di scorcio, e continua a vederli come dovrebbero essere e non come effettivamente li vede.

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