Insegnamento capovolto. L'Insegnamento Capovolto Formazione. Preparare una lezione capovolta. Cos'è la "Flipped Classroom": pro e contro. In un vecchio testo sul futuro dell’Università, Pino Longo spiegava che il sistema accademico di fronte all’orizzonte di fusione comunicativa globale e sistemica delle diverse agenzie di socializzazione, formali ed informali, aveva due scelte: accettare la porosità crescente e andare in direzione di un dissolvimento dei suoi confini e fondersi in una sistema globale non definibile, oppure arroccarsi dentro i suoi confini e perire.
Il concetto di “flipped classroom”, sfrutta appieno il concetto di porosità offerto oggi dai nuovi social media e lo trasforma in un’opportunità didattica, che potrebbe essere, a sua volta, un buon compromesso in grado di porre delle soluzioni anche per le problematiche che avevano pregiudicato un’ampia diffusione dell’e-learning nell’Università italiana. Cos’è la flipped classroom Utilizzando le potenzialità dei nuovi dispositivi digitali si scompone la lezione in più momenti, dentro e fuori la classe (Mary Beth et al. 2015). 1) Il docente deve provvedere a: Come funziona il Flipped learning spiegato in 3 minuti! Come funziona il flipped learning?
Chiaro no? Ebbene è proprio quello che vogliamo dimostrare: un video di soli 3 minuti spiega meglio di molte parole come funziona il flipped learning. Perché non usare questo metodo anche a scuola? I ragazzi studiano a casa i video delle lezioni per apprendere in anticipo i contenuti dei corsi. Poi in classe svolgono, in piccoli gruppi di cooperative learning, quelli che sarebbero stati i compiti per casa. L’insegnante valuta continuamente il lavoro dei singoli e dei gruppi, premia la creatività più dell’apprendimento mnemonico, evita l’isolamento degli alunni demotivati o meno capaci e valorizza le capacità delle eccellenze: in una parola personalizza l’apprendimento. Purtoppo in Italia abbiamo scarso materiale video didattico. Lo scopo di questo portale è permettere a tutti i flipped teacher italiani di caricare e scaricare i link dei migliori video disponibili in rete.
La «flipped classroom» Negare che la tecnologia abbia influenzato il modo di studiare e di apprendere delle attuali generazioni sarebbe un po’ come negare l’esistenza della pioggia durante un acquazzone. Ora però si tratta di analizzare con scrupolo e metodo scientifico se di pari passo stia cambiando anche il modo di insegnare nella scuola italiana, prima ancora di valutarne gli effetti. L’insegnamento capovolto Ecco che l’insegnamento capovolto (flipped teaching) si propone come un modello di sperimentazione della classe del futuro attraverso una rivoluzione della struttura stessa della lezione, ribaltando il sistema tradizionale che prevede un tempo di spiegazione in aula da parte del docente, una fase di studio individuale da parte dell’alunno a casa e successivamente un momento di verifica e interrogazione nuovamente in classe.
La didattica per EAS Alcune esperienze La seconda esperienza che vorrei raccontare riguarda invece una scuola secondaria superiore di secondo grado. Osservazioni e conclusioni. Flipped Classroom e didattica inclusiva. Classe Capovolta: Scuola per la didattica 3.0. Flipping the classroom – Giovanni Bonaiuti. Da qualche tempo, in rete, si parla con insistenza di “flipped classroom model”.
Il nome è intrigante ed ho pensato valesse la pena provare a capire meglio… Si tratta di una modalità di insegnamento (supportata da tecnologie) in cui si invertono i tempi e i modi di lavoro. Non è tanto la classe ad essere “capovolta” quanto il normale schema di lavoro in classe. Tipicamente, infatti, si ha un primo momento in cui l’insegnante spiega (fa “lezione”) seguito da un secondo momento in cui agli studenti sono assegnati problemi da risolvere tipicamente da svolgere a casa (i “compiti a casa”). Modello tradizionale Modello “flipped classroom” In altre parole l’insegnante si troverà ad investire il suo tempo nell’accompagnare allo sviluppo ed estensione delle conoscenze, alla loro trasformazione in capacità concrete.
Nel video sotto “Why I Flipped My Classroom”, questa insegnante – Katie Gimbar – illustra i motivi per cui ha deciso di “ribaltare” l’insegnamento della matematica nella propria classe. Scarica il modello per progettare modulo Flipped Classroom. Iniziare con la lezione frontale significa far partire il processo di apprendimento presentando agli studenti delle conoscenze codificate su un determinato argomento disciplinare.
Gli studenti sono chiamati in primo luogo a comprendere quel che viene trasmesso attraverso l’ascolto. Poi è chiesto loro di fare proprie queste conoscenze con lo studio e l’esercitazione individuali. Questo processo è stato ampiamente criticato dalla ricerca educativa perché accusato di uccidere la spontanea pulsione a scoprire e apprendere attivamente insita nella natura umana. Negando questa esperienza in prima persona si rischia di non attivare negli studenti quei processi cognitivi che consentono una reale comprensione. Modello per UdA flipped. Flipped classroom repository - raccolta di unità di apprendimento liberamente condivise dagli insegnanti. La scuola capovolta - Tullio De Mauro. Il modo tradizionale di far scuola è minacciato da un ciclone.
Con nome inglese lo chiamano flipped classroom, la classe ribaltata. La Khan academy di cui qui s’è già detto lo alimenta. E ora la cauta, sempre responsabile Associazione docenti italiani (Adi) gli dà il suo avallo nella newsletter del 5 novembre e chiama alla ribalta un ricercatore di Padova, Graziano Cecchinato, che nel suo sito moltiplica le testimonianze di classi flippate. In molti paesi una sacra trinità ha presieduto da secoli alla vita della scuola: 1) silente ascolto in classe della lezione dell’insegnante che tra cattedra e lavagna racconta quel che nel libro è già scritto; 2) a casa studio (del libro) ed esercizi di applicazione dello studio; 3) di nuovo in classe, interrogazioni “alla cattedra” per verificare lo studio del libro.