Book speed dating. Le tecniche di animazione alla lettura. Le tecniche di animazione alla lettura attraverso attività che risultino attraenti e allo stesso tempo divertenti sono un modo partecipativo di introdurre il libro e il gusto per la lettura.
Queste attività possono essere svolte a scuola, nel quartiere, attraverso associazioni e amici del libro… Questo obiettivo sembra particolarmente difficile durante la tappa della scuola secondaria, per l’età dei partecipanti e per la difficoltà di rifare il percorso che si sarebbe dovuto fare durante altre fasi dell’ apprendimento.
Quindi nelle righe seguenti ci concentreremo su questo livello e proveremo a fornire idee o suggerimenti per avere successo in questa fase (molte di queste idee sono ugualmente realizzabili nel ciclo della scuola primaria). In primo luogo, partiamo dal presupposto che il nostro obiettivo è AVVICINARE LA LETTERATURA E I LIBRI ad alcuni ragazzi e ragazze che, in generale, non sono affatto interessati al tema. Ecco alcuni esempi che hanno dato i migliori risultati: La scuola, la letteratura, la democrazia. Un libro di Jenny Poletti Riz dà ai docenti italiani la possibilità di apprendere e sperimentare il laboratorio di scrittura (Writing Workshop) del Teachers College della Columbia University.
Ed è il modo migliore per cominciare ad attuare le nostre “Indicazioni nazionali per il curricolo del primo ciclo di istruzione”. Fumetti e graphic novel al gruppo di lettura - Galline Volanti. Un dato è apparso subito chiaro: di fumetto sappiamo ben poco e a parlarne si apre un mondo.
Ogni partecipante aveva un proprio immaginario del fumetto, acerbo o strutturato. Senz’altro, è un medium che raggiunge sia i bambini che gli adulti, ed è stato bello vedere sul tavolo un’apparecchiata mista di testi sia per adulti che per bambini e ragazzi. Ci sono i fumetti “di prima generazione”, come sono stati definiti nel gruppo, quelli precedenti agli anni Duemila, e ci sono quelli contemporanei. Ma è apparso subito chiaro anche che il fumetto divide. Prof, cos’è un graphic novel? Pagine a prova di alunno. La letteratura e le scuole difficili.
Volavano le sedie Sono entrato in classe per la prima volta a ventisei anni non compiuti.
L’officina di lettura, il reading workshop e un taccuino blu. Premessa: metodi, modelli e strumenti, una falsa questione Competenze vs conoscenze, lezione frontale vs flipped class, learning by doing vs didattica tradizionale: e se la smettessimo una volta per tutte di fare i guelfi e ghibellini? Di inneggiare alle tecniche e agli strumenti o di demonizzarli tout court? Continuo a pensare che ciascuna lezione sia una relazione con gli studenti, una traduzione del sapere in sapere da conoscere, e quindi essa non possa dipendere solo dagli strumenti o da categorie pedagogiche. Dobbiamo riappropriarci del contesto e degli obiettivi concreti legati al nostro mandato istituzionale: non esiste un metodo efficace o non efficace a prescindere, ma contesti diversi, strumenti diversi e obiettivi diversi, con buona pace di certi facili dibattiti tra innovatori e tradizionalisti.
Proverò a dimostrarlo con un esempio concreto, con la mia sperimentazione di quest’anno alla scuola secondaria di primo grado, partendo da lontano. "Scrittori si diventa" di Jenny Poletti Riz: un libro e una pista da seguire. Il reading and writing workshop I ragazzi non sanno scrivere, i ragazzi non leggono: si può continuare a ripetere questo mantra all’infinito, rifacendosi al buon tempo andato, oppure prenderne atto, analizzare il contesto e provare a cambiare le cose.
Jenny Poletti Riz è un’insegnante di scuola secondaria di primo grado che non si è arresa all’evidenza e allo sconforto, ha iniziato tempo fa a porsi domande e si è trovata tra le mani il libro In the Middle di Nancie Atwell, che illustra il metodo “writing and reading workshop”, sviluppato dalla Columbia University fin dagli anni Ottanta. Spinta da quella lettura, la Poletti ha studiato e sperimentato coi suoi ragazzi e dato così avvio a un processo di rinnovamento della didattica dell’italiano attraverso i laboratori di scrittura e lettura.
Ora ne ha pubblicato un libro Scrittori si diventa per la casa editrice Erickson. Nel laboratorio di scrittura, ovviamente, si scrive e tanto. Scrittori si diventa, il primo libro in italiano [1] J. Insegnare a leggere, insegnare a scrivere. Gli studenti italiani non leggono e non sanno scrivere Il problema dei troppi ragazzi che scrivono male in italiano, leggono poco e faticano a esprimersi oralmente esiste e non lo scopriamo certo ora.
La responsabilità non è solo della scuola ma, al solito, è la scuola la principale imputata e nel merito la scuola di base, come se insegnare a leggere e a scrivere fosse affare solo di quegli ordini di scuola. Complice la facilità dello scambio comunicativo, oggi si scrive troppo, si scrive male, non si legge più: si guarda e (più raramente) si ascolta. Letteratura per giovani adulti /2. Intervista a Aidan Chambers. Quando ha iniziato a scrivere narrativa destinata ai ragazzi e quale è stata la molla che l’ha spinta a scegliere proprio i giovani come destinatari dei suoi testi?
Ho iniziato a scrivere narrativa per ragazzi mentre ero bibliotecario di una scuola e insegnante di inglese e teatro in una scuola superiore negli anni ‘60. Mi venne chiesto di trovare libri che i miei alunni potessero leggere e di incoraggiarli alla lettura il più possibile. Ma al tempo vi erano davvero pochi libri che fossero adatti.
Non esisteva una categoria come ‘letteratura per ragazzi’. Chiesi allora ai miei alunni quale fosse il tipo di storie che sarebbe piaciuto loro leggere. Home. Costruire un laboratorio di lettura (parte prima) Cari lettori e lettrici, la redazione di LN si prende una pausa estiva per tutto il mese di agosto. Durante questo mese, ripubblicheremo alcuni articoli già usciti nel corso dell’anno. Ci rivediamo a settembre. E così la giovane mente di Matilda continuava a fiorire, nutrita dalle voci di quegli scrittori che avevano mandato in giro i loro libri per il mondo, come navi attraverso il mare. Da questi libri veniva a Matilda un messaggio di speranza e di conforto: tu non sei sola.
R. La parola ai ragazzi Como, classe 2 A, scuola secondaria di primo grado: due giorni dopo la visita a Tempo di Libri proviamo a tirare le somme. Scrivi un testo sulla lettura: Scegli il titolo (sai come si sceglie un titolo vero?) C) Tu pensi che si possa insegnare a leggere? D) Tempo di libri: fai le tue considerazioni sulla manifestazione, cosa ti è piaciuto, che esperienze hai vissuto, cosa hai imparato. Lettura? Costruire un laboratorio di lettura. Parte seconda. Hai visto cos’hanno fatto all’acqua no, che l’hanno avvelenata […] ma i libri no, i libri non sono come l’acqua, quelli nessuno te li può avvelenare.
20656 43718 2 PB. Invito alla lettura: formare lettori indipendenti - Invito alla lettura: formare lettori indipendenti. Invito alla lettura - Identità del lettore (pt.1) - Invito alla lettura: formare lettori indipendenti. Invito alla Lettura - Invito alla Lettura. La prima serie televisiva che presenta un piano di Educazione alla Lettura e alla Literacy per formare i bambini nel loro percorso di crescita, affinché possano diventare lettori per tutta la vita.
L’autrice Tiziana Mascia fa ricorso a una selezione di attività di promozione della lettura tratte dalla ricerca internazionale e utilizzate nel mondo. La capacità di lettura diventa così la competenza chiave che aiuta gli studenti alla pratica di ragionamento, all’apprendimento continuo e alla partecipazione alla vita sociale. Il programma si rivolge a insegnanti e educatori della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria. Vengono presentati temi legati all’apprendimento della lettura, alle competenze necessarie e ai fattori chiave in grado di influenzare la formazione di un lettore a lungo termine. “Impariamo a leggere” – IV edizione (20/22 settembre 2019) – libriamoci a scuola. Un corso per imparare a leggere romanzi, albi, fumetti e film.Per capire questi linguaggi dobbiamo tenere aggiornata la nostra cassetta degli attrezzi con lo studio e il dialogo continui.
Lo facciamo con una modalità di lavoro intensiva, che supera le classiche tre ore dei corsi di formazione e ci dà il tempo di confrontarci e studiare insieme. Impariamo a leggere ha due moduli: Le rotte e Le bussole. Jason Reynolds, gli adolescenti e la lettura - Terre di Mezzo. Stefano Laffi: adolescenti, lettura e scrittura. La parola ai lettori - Andersen. Non mi soffermerò, in questa sede, sulla scelta terminologica, che privilegia l’educazione alla lettura rispetto all’animazione o promozione, anche se attraverso il passaggio da un termine all’altro può essere tracciata la storia della lettura in Italia degli ultimi trent’anni.
Tra le ragioni di questa scelta, ne cito solamente una, fondamentale: l’educazione alla lettura non solo pone l’accento su un’azione educativa continuativa, invece che episodica e frammentaria, ma comporta uno spostamento di attenzione, consapevole e intenzionale, dall’oggetto, cioè il libro, al soggetto, cioè il lettore. Da qui l’importanza che la lettura sia considerata una priorità educativa e che entri nella scuola come azione intenzionale e consapevole.
L’educazione alla lettura presuppone non solo una approfondita riflessione sul perché della letteratura, ma anche la definizione di obiettivi e la messa a punto di strategie e pratiche per consentire la crescita di lettori. 1. 2. 4. 5. "Lettori si cresce", ecco perché i ragazzi trovano noiosi i libri. Siamo abituati a sentirlo dire e forse, a volte abbiamo partecipato anche al coro: leggere fa crescere meglio, educa, fa bene, serve, allo studio, alla cultura. In una parola, leggere è necessario. Nulla di più sbagliato; se non nella sostanza, certamente nella forma.