Generazioni Connesse - Safer Internet Centre Italia - Home. SlideShare - per condividere presentazioni. Generatore di codici QR - Crea qui gratuitamente i tuoi codici QR. La Classe Capovolta - A346 - Google Sheets. Insegnare nell'era digitale. Giuseppe Corsaro. Breve storia di Internet Una timeline realizzata da tutte le alunne e gli alunni della Terza D per celebrare i 30 anni di Internet in Italia.
Clicca sull’immagine sottostante per vederla. #italianinternetday Mi piace: Mi piace Caricamento... Prima Guerra Mondiale Una mia lezione sulla Grande Guerra pubblicata su RaiScuola Rai Scuola – La prima guerra mondiale Una mia lezione creata con BlendSpace Rivoluzione industriale 4.0 Per vedere l’estratto della trasmissione Report sulla nuova rivoluzione industriale in corso. Testo (formato PDF) Così sono diventata un'Insegnante 2.0 e rivoluziono la scuola. Neoassunta, quasi completamente digiuna di didattica digitale, con tanto entusiasmo e desiderio di imparare: questa era due anni fa Vittoria Paradisi, prima di ottenere l’assegnazione in ruolo all’Istituto Comprensivo “G.
Leopardi” di Saltara. Oggi Vittoria è in possesso del titolo di formatore IET (Innovative Educational Trainers), docente in due classi digitali, collaboratrice del blog Insegnanti 2.0, iscritta all’elenco formatori regionali Marche e con ancora più entusiasmo e desiderio di imparare. Vittoria ci racconta il suo progetto spinto dal “basso” per rivoluzionare la scuola a partire dalle classi digitali. PARTIAMO DALL’INIZIO. Nel luglio 2012 mi presento nell’ufficio del Dirigente scolastico Paolo Olivieri che, nel darmi il benvenuto, mi parla di una sperimentazione interna che sarebbe stata avviata nel nuovo anno scolastico: a Saltara quindi sarebbe partita una classe digitale.
I MEZZI. GLI OBIETTIVI. IL SUPPORTO DEGLI ALTRI INSEGNANTI 2.0. Tra BYOD, classi virtuali e classi senza aula: soluzioni innovative per una d... Di Vittoria Paradisi e Paolo Olivieri I.C.
Giacomo Leopardi – Saltara (PU) scarica la versione PDF del lavoro Con il Byod prende il via la “rivoluzione digitale”. Allargare l’ambiente di apprendimento e renderlo più flessibile e maggiormente rispondente alle esigenze di alunni e docenti: questo l’obiettivo primario che ha guidato le scelte operate negli ultimi anni dalla nostra scuola, l’I.c. L’innovazione parte nell’anno scolastico 2012\2013, quando viene introdotto il metodo BYOD (bring your own device, ovvero ogni alunno porta il suo device a scuola) per realizzare il progetto classe digitale con il quale abbiamo inteso utilizzare le tecnologie nella sperimentazione di nuove metodologie di insegnamento/apprendimento anche attraverso la trasformazione dell’ambiente di apprendimento. Abbiamo iniziato pertanto a puntare ad una didattica che sia davvero nuova ed efficace: laboratoriale, coinvolgente per i ragazzi, stimolante per i docenti. LA DIDATTICA BLENDED: PIATTAFORME E AMBIENTI DI CONDIVISIONE. Do you speak social?
Avete mai percepito l’aspetto schizofrenico dei gruppi sui social network?
Mi spiego meglio. L’idea è fantastica: ci si confronta e si condivide con centinaia, a volte migliaia di persone tra loro lontanissime, e molti contributi sono interessanti, costruttivi e indispensabili. Ma non siamo tutti uguali! In questi gruppi spesso si trovano post o commenti che fanno sorridere: come chi propone corsi a pagamento senza alcuna referenza, o condivide il proprio fantastico sito dove però nessuno può accedere perché è privato, o chi pretende che in due parole gli si spieghi questa o quella tecnologia o teoria educativa, meglio se la risposta è corredata da risultati statistici completi di curva di Gauss! Poi ci sono quelli che vogliono fare sempre polemica, quelli che sono contro a prescindere, o quelli che la devono buttare in politica. E allora mi sono chiesta ma perché mai saranno sempre così scarsamente propositivi costoro? Immagine by Edutopia Non esiste una regola unica. Wikimedia Italia - Wikimedia Italia. Risorse utili per insegnanti 2.0 - Jenny Poletti Riz.
Dall’età di 8 anni ha desiderato diventare insegnante, ma prima di riuscirci ha vissuto varie e preziose esperienze: è stata addirittura cacciatrice di teste (nel senso che selezionava top manager).
Diventata prof. di lettere (Eureka!) , non ha mai smesso di studiare e di leggere: due tra le sue passioni/ossessioni più sfrenate che la rendono temibile a causa di uno smodato impulso di condivisione. Jenny studia soprattutto per imparare ad insegnare sempre meglio. Ha introdotto e sperimentato, per prima in Italia, il Writing and reading worskshop, ideato dal Teachers College, Columbia University. Ogni giorno, o quasi, suggerisce ai suoi ragazzi nuove possibilità per utilizzare in modo creativo il digitale: a loro gira un pochino la testa ma per ora dicono di sopravvivere. Scuola Aumentata - il miglior blog per insegnanti di lettere e non solo. Contro la discriminazione - Materiali didattici in italiano.
Avere una buona reputazione digitale, regola n.1. Ricordate: il web non dimentica - CyberbullismoCyberbullismo. Siamo sicuri di avere una buona reputazione digitale?
Attenzione, il web non dimentica. Postiamo selfie osè? Pubblichiamo immagini personali compromettenti nei social? Siamo taggati in foto al limite della decenza? Tutto questo potrebbe compromettere il posto di lavoro o lo studio. L’avvertenza è rivolta anche al cyberbullo che crede di essere un vincente e si prende gioco della propria vittima. A mettere nero su bianco e a spiegare quali sono le conseguenze di una cattiva reputazione digitale, ad ogni modo, è una ricerca shock.