Curricolo digitale per il docente: le competenze di partenza. Quali sono le tecnologie che il docente deve essere in grado di usare, e quali abilità deve essere in grado di attuare per dimostrare la sua competenza?
La risposta a questa domanda non si trova neanche nel DigCompEdu, che fornisce il quadro di competenza di riferimento per descrivere le competenze digitali del docente e declina quanto un insegnante deve essere in grado di fare secondo il seguente schema: competenze necessarie per svolgere le attività organizzative con i colleghi e per il proprio sviluppo professionale;competenze sulla produzione/gestione di contenuti didattici digitali;competenze di scelta degli strumenti e metodologie didattiche basate sul digitale e accompagnamento a una didattica basata sulla comunicazione digitale;competenza di valutazione con le tecnologie digitali;competenza di valorizzazione degli studenti e di inclusione tramite il digitale;competenza di allenamento degli studenti alle competenze digitali descritte nel framework DigComp2.1.
Inclusione eSafety. SIC - Educazione Civica Digitale. Gli studenti attualmente a scuola sono indubbiamente la generazione più immersa nelle tecnologie digitali sino ad oggi e non possono essere lasciati soli nella gestione dei profondi cambiamenti offerti dalle tecnologie di informazione e comunicazione. Questo è a maggior ragione valido se consideriamo che le stesse tecnologie, di cui gli studenti sono intensi fruitori, sono state prodotte e promosse da sistemi creati, finanziati e gestiti da adulti. Le tecnologie hanno ramificazioni profonde per istituzioni, organizzazioni, norme sociali e persino valori fino a poco tempo fa considerati immutabili: siamo di fronte quindi a un cambiamento estremamente pervasivo, per definizione ricco di implicazioni a causa della crescita esponenziale di connessioni e interazioni, che non può essere ignorato.
Per educazione civica digitale non si intende quindi una riconversione dell’educazione civica ai tempi della rivoluzione digitale. Scuola, basta col mito delle competenze digitali: stiamo dimenticando la cosa più importante. Si parla con sempre più insistenza di competenze digitali per la cittadinanza, ma ancora poco niente si è riusciti a fare contro il dilagante analfabetismo informatico di studenti e insegnanti, che rischiano di annegare nell’Oceano digitale.
Vediamo perché questa metafora. Imparare a nuotare nell’Oceano digitale Da quasi un anno è uscita la versione 2.1 del DigiComp, l’aggiornamento del quadro di riferimento delle competenze digitali che ogni cittadino europeo deve possedere per poter esercitare pienamente la propria cittadinanza in ambito professionale, sociale ed umano. Al di là delle 21 competenze descritte all’interno delle cinque aree, su cui – giustamente – ci si è molto concentrati, forse non si è troppo riflettuto sull’azzeccatissima immagine del nuotatore che illustra gli 8 livelli di padronanza che descrivono la maniera in cui sappiamo mettere in atto una determinata competenza. Prendiamo adesso in esame i due principali attori della scuola italiana: insegnanti e studenti. La "competenza digitale" nella Raccomandazione del Consiglio Europeo per l'apprendimento permanente.
Curricolo digitale. Presentazione risultati a.s. 2017/18 e avvio attività 2019. Seminario"Per un curricolo digitale verticale" Aggiornamento 24/01/2019 Presentazione prof.ssa Falcinelli (PDF) Presentazione staff USR (PDF)
Curricolo digitale. Presentazione risultati a.s. 2017/18 e avvio attività 2019. Il curricolo digitale verticale. Il curricolo digitale verticale L’USR per l’Umbria ancora una volta all’avanguardia Un altro importante obiettivo è stato raggiunto, per la diffusione e il confronto tra dirigenti scolastici, animatori digitali e docenti di ogni ordine e grado, dall’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria, con la pubblicazione dei materiali sul curricolo digitale verticale e il seminario tenutosi nei giorni scorsi a Perugia.
Plauso alla dirigente regionale Antonella Iunti e ai docenti dello staff regionale, coinvolti nel processo di innovazione in cui è impegnata, da tempo, la scuola italiana che richiede il potenziamento – non più rinviabile – delle competenze chiave, funzionali all’esercizio di una piena cittadinanza e all’apprendimento permanente, in una logica di continuità verticale. Prof.ssa Marta Bartoli, incaricata presso USR per l’Umbria.
Linee guida certificazione delle competenze.zip - Ricerca. Modello Europeo DigComp 2.1. Certificazione Pedagogica Europea sull'uso delle TIC. Certificazione Pedagogica Europea sull'uso delle TIC. Digcomporg Framework ITA FINAL DEF. Pdf digcomedu a4 final. Curricolo digitale per il docente: come organizzare, condividere e comunicare i contenuti. Raggiunte le prime due tappe del cammino verso la piena competenza di uso pedagogico delle tecnologie digitali (L’Attrezzatura, La Classe interattiva) il docente affronta il primo momento di vera produttività da parte dei suoi studenti.
I contenuti che la classe ha sviluppato con la discussione collettiva alla LIM, che ogni studente ha rintracciato in rete dalle ricerche personali e libere (i ragazzi della secondaria di I e II grado) o dentro a un set verificato di risorse web fornito dal docente (i bambini della primaria), che ogni studente ha “catturato” con il proprio smartphone o tablet nel suo scandagliare la realtà che lo circonda secondo gli input dati dal docente, questi contenuti ora devono essere organizzati ed elaborati per essere condivisi e comunicati.
Siamo nel momento in cui “si scrive la ricerca”, si crea la presentazione, si decidono le immagini che potranno appoggiare il pensiero che ogni studente vuole comunicare nei suoi elaborati. Figura 1. Curricolo digitale per il docente: le competenze di partenza. Curricolo digitale per il docente: le competenze per gestire la classe interattiva. Quando si introducono le tecnologie digitali in una classe, la caratteristica che risulta evidente a tutti è l’innalzamento immediato del grado di partecipazione e pro-attività degli studenti: l’interazione classica (con il quaderno e il libro) è sicuramente meno motivante di quella che si verifica quando gli studenti toccano la conoscenza che si materializza multimediale sulla LIM, quando gli studenti navigano e interrogano internet, quando gli studenti lavorano sul tablet con le applicazioni colorate e luminose.