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Underwater Restaurant Has Been Completed In Norway And It Looks Out Of This World. #RazzaUmana - Liliana Segre intervistata da Enrico Mentana. Make It Digital - Students compete in national app awards event. Insegnare il pensiero critico con la tecnologia – La scuola che non c’è – Medium. La sapienza non consisterà più nella sola memoria, ne più dirassi “scire est re­minisci”, ma bensì, “scire est ratiocinari”.Alessandro Verri Il grido di dolore.

Insegnare il pensiero critico con la tecnologia – La scuola che non c’è – Medium

Credo che sia ormai una preoccupazione comune di molti insegnanti di tutte le discipline quella che “i ragazzi di oggi non sanno leggere, non sanno scrivere, non capiscono, non hanno logica”. Ad ogni ordine e grado di scuola gli insegnanti si rimpallano accuse sul fatto che gli studenti arrivano loro senza avere maturato le competenze sintattiche, testuali, pragmatico-comunicative, rielaborative e valutative di base, che avrebbero dovuto raggiungere grazie a qualche altra disciplina o nel livello scolastico precedente.

Per attenerci al tema (le competenze logico-argomentative) e limitandoci ai problemi nella comprensione di testi non letterari, sembra che il “non sanno leggere” si possa scomporre in rilievi come: Per quanto riguarda la scrittura le cose non vanno molto meglio. Laboratorio: filosofia coi bambini. 7 Tips for Helping Shy Guys and Girls Speak More in Class. A Hidden Light: How to Encourage Your Most Shy Students. Concorso: CF kids. Il concorso è articolato in due sezioni: Ogni classe può partecipare in una o entrambe le categorie.

Concorso: CF kids

Ogni classe può partecipare presentando un elaborato svolto dall’intera classe, come gruppo di lavoro, oppure può partecipare con più elaborati svolti da gruppi di alunni o da alunni singoli, che concorreranno a far vincere l’intera classe. Un approccio diverso al coding – Andrea Ferraresso – Medium. By Mitchel Resnick & David Siegel Original paper: A Different Approach to Coding.

Un approccio diverso al coding – Andrea Ferraresso – Medium

How kids are making and remaking themselves from Scratch Traduzione italiana di: Andrea Ferraresso & Noelia Di Pretoro. Tecnologie Educative - TIC & TAC. Telegram: comunicare con tutti senza gruppi Whatsapp! - GRIMPO! C’è molto spesso la necessità di poter comunicare qualche informazione od istruzione a gruppi di persone, per esempio alle famiglie dei nostri allievi ed allieve.

Telegram: comunicare con tutti senza gruppi Whatsapp! - GRIMPO!

Contemporaneamente, per i prof, è importante che questa necessità sia compatibile con un paio di richieste assai ragionevoli: evitare che i genitori abbiano il nostro numero di telefono personaleevitare di dover rispondere a tutte le richieste che tutti i genitori si sentono liberi di avanzare, con un tremendo effetto domino/esponenziale, per esempio in un gruppo Whatsapp Non si tratta di cattiva volontà da parte del docente, piuttosto di sano istinto di autoconservazione e di legittima volontà di separare la vita professionale da quella personale.

Simone Giusto: Che effetto fa l'insegnamento? M... OilProject - la Scuola che non c'era: gratis, on line, per tutti. Musica e dislessia: suonare per leggere meglio - Training Cognitivo. Negli ultimi anni si parla molto di dislessia e la ricerca scientifica sull’argomento è molto attiva; nonostante ciò non si è ancora giunti a una conclusione sulle sue cause e uno degli ultimi filoni di ricerca in tal senso riguarda il rapporto fra musica e dislessia e, più in particolare, la correlazione fra dislessia e difficoltà di tipo ritmico1, 19.

Musica e dislessia: suonare per leggere meglio - Training Cognitivo

Siamo ben lontani dal dire se questa spiegazione sia esaustiva e se un’effettiva difficoltà nel senso del ritmo contribuisca realmente a spiegare le difficoltà in lettura ma di sicuro questa teoria ha spinto diversi scienziati a condurre esperimenti legati a questa ipotesi. Una recente ricerca condotta da diversi ricercatori di Trieste e Roma5 hanno ipotizzato che un allenamento di tipo musicale (basato principalmente sul ritmo) potesse avere ripercussioni positive anche sulla capacità di lettura in ragazzi dislessici.

Bibliografia. Scuola italiana: habemus open data! Per chi vive il mondo della scuola, ragiona in termini di “openness”, trasparenza, e magari lavora o – perché no – gioca con gli open data, il gran giorno è arrivato… è stato finalmente lanciato il Portale unico dei dati della scuola, già previsto dal comma 136 della Legge 107 del 2015, la Buona Scuola, che lo istituiva formalmente.

Scuola italiana: habemus open data!

Fu una delle cose che personalmente mi colpì in maniera positiva, e ne scrissi nell’ormai lontano marzo 2015 in un articolo nel quale tentai di mettere in evidenza proprio gli aspetti più innovativi nella tanto vituperata L. 107/2015. Come specificato sul portale stesso “è lo strumento che il Miur mette a disposizione dei cittadini per dare concreta attuazione al principio della trasparenza, garantendo così un accesso libero alle informazioni e ai dati della scuola senza autenticazione o identificazione, così come previsto dalla normativa vigente”. E tu... quanto sei digitale? Conoscere Internet, lezioni aperte di alfabetizzazione digitale Come funziona Internet, cos’è la fibra ottica, quali sono le applicazioni più diffuse e cosa si può fare con le identità digitali?

E tu... quanto sei digitale?

Per rispondere a queste domande e favorire l’inclusione digitale in Italia, GARR ha promosso un corso gratuito online aperto a tutti, in italiano e inglese. Dodici lezioni dal linguaggio chiaro pensate per un pubblico molto ampio e con il rilascio di un attestato finale. Il modello SAMR. La domanda da cui nascono la mia presentazione e il mio intervento è la seguente: quale atteggiamento dobbiamo avere nei confronti della musa transmediale, ovvero della narrazione transmediale e della cultura della convergenza, che ci promette la libertà della partecipazione ma mette anche a punto il più potente strumento di seduzione manipolatoria che l'uomo abbia mai approntato?

il modello SAMR

Dobbiamo, come Odisseo, resistere al suo canto o, invece, abbandonarci ad essa e unire la nostra voce alla sua? Non essendo in grado di rispondere a tale domanda, mi limito a offrire un percorso che, forse, ci permette di conoscere meglio la nostra musa seguendo alcune delle sue epifanie e capire meglio l'inquietudine che suscita. Next Learning – Redazione online dedicata al mondo della didattica.