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Kitchen Sharing – CIBO ARCHITETTURA DA: La condivisione dei beni, degli strumenti e degli spazi è un punto di trasformazione sociale del nostro tempo. Strumento contro la crisi, che ribalta il concetto diffuso nella civiltà occidentale del possesso come punto cardine del nostro essere, il condividere, o sharing, sta trasformando anche il lavoro dei designer. Condividiamo l’auto, la biciletta, perché non condividere la cucina? Da sempre nella storia la cucina e la tavola (il convivio) sono state il centro della relazione, un luogo-occasione di socializzazione e di incontro, un luogo di costruzione di un’identità collettiva. Il progetto Kitchen sharing è la realizzazione di una cucina modulare, da installare in luoghi pubblici, per eventi specifici e a disposizione di chiunque si trovi ad abitare, anche temporaneamente, uno spazio.

Non c'è solo Trump a processo Il processo al Senato contro Donald Trump ha un significato che va oltre l’impeachment, ma coinvolge tutto il Partito Repubblicano statunitense. Trump dovrà rispondere di come ha mentito sulla sua sconfitta pur di provare a restare al potere, promuovendo accuse infondate e usando una retorica sempre più aggressiva fino a istigare la rivolta del 6 gennaio, nella quale cinque persone sono morte e moltissime altre hanno rischiato di essere linciate. È evidente però che questa accusa non riguardi solo lui: una gran parte dei parlamentari Repubblicani in quei due mesi si era comportata esattamente come Trump. Per comprendere le implicazioni di questa situazione, che sta già provocando un duro scontro interno al Partito Repubblicano, è necessario fare un passo indietro. Come gli americani sono diventati estremisti Negli ultimi vent’anni gli Stati Uniti sono stati investiti da grossi cambiamenti che hanno cambiato la geografia culturale, politica ed economica del paese.

COVID-19: come stanno cambiando  gli stili di vita e i consumi degli italiani Il contenuto richiesto è disponibile esclusivamente per gli utenti registrati. Compila il modulo per effettuare la registrazione. GfK si impegna a proteggere e rispettare la tua privacy.

La storia d'amore tra Biden e Israele riprenderà da dove è stata interrotta E.I. Di Ali Abunimah. I messaggi di congratulazione da parte dei leader stranieri per il neoeletto presidente Biden sono sotto gli occhi di tutti, dal momento che Donald Trump, ancora oggi, si oppone ai risultati delle elezioni statunitensi annunciati sabato, che lo vedono uscirne sconfitto. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha preso tempo, in attesa che altri leader mondiali riconoscessero la vittoria di Joe Biden e di Kamala Harris. Ma alla fine, domenica, si è unito agli altri.

Le molteplici dimensioni sociali del cibo - Sociologicamente Secondo uno studio condotto dall’Unione Italiana Food, gli italiani dedicano circa il 28% del loro tempo in attività che hanno a che fare con il cibo (cucinare, fare la spesa, frequentare ristoranti) e il volume d’affari che ruota intorno ad esso sfiora i 135 miliardi di euro. L’interesse per il cibo era stato reso evidente alla fine dell’800, quando l’antropologia culturale associa ad esso una dimensione strettamente simbolica. Questa disciplina si è interessata principalmente allo studio delle pratiche che vertono sul cibo nelle diverse culture mondiali, soffermando l’attenzione sul consumo e sulla sua storia. Fino ad allora non era stato oggetto di riflessione perché si associava ad un ambito strettamente domestico e non pubblico. Successivamente anche la sociologia inizia ad occuparsene, ritenendo il cibo un elemento socialmente costruito a tutti gli effetti. Ogni società ha un proprio bagaglio di riti ed usi legati all’alimentazione che lo rendono un complesso fatto sociale.

Primo colloquio tra Biden e Xi, il presidente Usa esprime "preoccupazioni" sulle pratiche cinesi New York, 11 feb 08:03 - (Agenzia Nova) - Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha intrattenuto nelle scorse ore il primo colloqui telefonico con l'omologo cinese Xi Jinping. Lo ha riferito la Casa Bianca tramite una nota. Nel corso della conversazione, Biden ha espresso le "fondamentali preoccupazioni" degli Stati Uniti in merito alle pratiche commerciali della Cina, alla stretta autoritaria su Hong Kong e agli abusi ai danni della minoranza uigura, oltre a criticare le crescenti pressioni cinesi per l'egemonia nella macro-regione asiatica, "incluse quelle ai danni di Taiwan". Il colloquio, che si è tenuto nella notte di ieri (ora Usa), è stato il primo tra i due leader dall'insediamento di Biden alla Casa Bianca, nella veste di 46mo presidente Usa. Durante la conversazione telefonica, Biden ha espresso i propri auguri al popolo cinese in occasione del Nuovo anno lunare.

Analisi dei primi ordini esecutivi di Biden. Che direzione prenderà l’America? - Geopolitica.infoGeopolitica.info Disciplinati dall’articolo 2 della Costituzione degli Stati Uniti, gli ordini esecutivi, rappresentano un provvedimento volto ad indirizzare le politiche esecutive delle agenzie del Governo Federale americano. Tali ordini, hanno un forte impatto mediatico soprattutto nei primi giorni della presidenza, poiché essi mostrano la direzione che il paese prenderà sotto l’amministrazione che li firma. A tal proposito, durante la prima settimana del suo mandato, l’ex presidente Donald Trump aveva firmato una serie di ordini esecutivi (tra cui il famigerato Travel Ban), finalizzati a mostrare il decisionismo della sua amministrazione e ad applicare quanto promesso in campagna elettorale. Tale tendenza, sembra proseguire con il successore Joe Biden, il quale durante il primo giorno della sua presidenza, ha firmato ben 17 ordini esecutivi di varia natura. Cerchiamo di capire quale direzione gli USA prenderanno alla luce del loro contenuto.

CON LO SCEMPIO DEL CAMPIDOGLIO IL POTERE È PASSATO AGLI APPARATI - Limes Gentile Lettore, la tua utenza risulta attiva su altri dispositivi o altri browser. Per leggere i contenti a pagamento ora, esci ed effettua di nuovo l’accesso su questo stesso dispositivo con il browser che stai usando ora. Ch.R. Parson, particolare di ”The City of Washington. Birds-Eye View from the Potomac Looking North”, New York 1880, Currier; Ives.

Usa Weekly News, Donald Trump è tornato, Joe Biden non ne vuole parlare (ma lo fa) 3/14 ©Ansa Donald Trump is back, deal with it – Dopo l’assoluzione al processo di impeachment, Donald Trump ha atteso qualche giorno prima di ricomparire, seppur soltanto in voce, in pubblico. L’ex Presidente ha, infatti, parlato in occasione della scomparsa di Rush Limbaugh, voce storica conservatrice, nonché suo amico di lunga data, a cui lo scorso anno aveva anche conferito la Presidential Medal of Freedom. Al via il processo per impeachment a Trump, scontro sulla costituzionalità - Cronaca "Un atto di teatro politico", denuncia la difesa. "Il più grave crimine costituzionale mai commesso da un presidente", replica l'accusa. Le parti danno fuoco alle polveri all'inizio del processo d'impeachment al Senato contro Donald Trump, primo presidente ad essere stato messo in stato d'accusa due volte e primo ad affrontare il procedimento dopo aver lasciato la Casa Bianca. Dopo le imputazioni dell'Ucrainagate, ora dovrà rispondere di aver istigato il drammatico assalto dei suoi fan a Capitol Hill per bloccare la certificazione della vittoria di Joe Biden, dopo settimane di false accuse sui brogli elettorali.

Il gran ritorno di Trump, 'il leader sono ancora io' - Mondo Lo show può cominciare. E' quello del gran ritorno sulla scena politica di Donald Trump, che salendo sul palco dell'Hyatt Regency di Orlando per chiudere i lavori della Conferenza dei conservatori americani (Cpac) è pronto a lanciare un messaggio inequivocabile: il leader sono ancora io. Tutti sono avvertiti, dai repubblicani che vorrebbero sbarazzarsi di lui ai democratici che continua a pensare gli abbiano rubato le elezioni, con Joe Biden visto più che mai come un usurpatore alla Casa Bianca. Usa, congelato il ritiro delle truppe dalla Germania: Biden cancella quanto deciso da Trump Il tema era stato al centro dello scontro diplomatico tra Stati Uniti e Germania, ma l’arrivo dell’amministrazione Biden cancella con un colpo di spugna quanto stabilito dal suo predecessore. Il progetto di ritirare 12mila militari statunitensi dalla Germania è stato per il momento congelato, ha riferito ai giornalisti il capo dell’US European command, Tod Wolters, spiegando che il presidente Joe Biden e il segretario alla Difesa Lloyd Austin hanno per il momento fermato i piani di ritiro, che ora verranno sottoposti ad attenta revisione. Il ritiro parziale dei militari Usa dalla Germania era stato deciso lo scorso giugno dall’ex presidente Donald Trump, dopo un lungo braccio di ferro con Berlino sulla questione delle spese militari sostenute dalla Germania, che sono al di sotto del 2 per cento del Pil concordato a livello Nato. Secondo il progetto di Trump, un terzo dei 36mila militari Usa in Germania sarebbe dovuto rientrare in patria o ridistribuito in altri Paesi europei della Nato.

Donald Trump si è arreso o ha messo a segno la più geniale delle trappole contro il mondialismo? – La cruna dell'ago This post is also available in English di Cesare Sacchetti La prima reazione che ha investito molte persone il giorno in cui Donald Trump ha salito i gradini dell’Air Force One è stata quella di amara delusione e cocente frustrazione.

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