StoryWeaver: lo storytelling per i bambini più piccoli StoryWeaver è una splendida piattaforma per avvicinare i bambini al mondo delle storie, sia da fruitori che da creatori. Il sito ospita già racconti nella varie lingue del mondo (qui trovate quelle in italiano), tutti caratterizzati da una efficace combinazione tra testi e illustrazioni. Ma la parte piu' interessante di StoryWeaver è quella creativa che ci permette di scrivere ed impaginare automaticamente dei veri e propri ebook e che consente dunque di utilizzarlo come uno dei primi strumenti di digital storytelling. Dovrete solo registrarvi al servizio e scegliere la tipologia di storia tra 4 opzioni progressive in termine di quantità di parole da inserire. Potrete attingere da un grande archivio pubblico di immagini o caricarne di vostre per contribuire ad arricchire questa piattaforma aperta da cui è anche possibile scaricare gli ebook generati nei formati pdf (bassa e alta risoluzione) ed epub.
Tecnologie a scuola. OCSE indica che se troppe peggiorano l'apprendimento Il computer a scuola non basta, e se è usato troppo e male anzi fa danni. Lo dicono i dati Ocse in un rapporto su istruzione e competenze informatiche, basato su dati dell’indagine Pisa 2012, reso pubblico martedì. Ora che il «Digital divide» si è colmato e il 96% dei quindicenni del mondo ha accesso a un computer a casa, e 72 su cento usano un pc, un tablet o un laptop in classe, si è compreso che sarebbe meglio che i ragazzi non lo usassero troppo. Storytelling e digital storytelling Lo storytelling è una pratica didattica ormai consolidata e considerata efficace ai fini dell'apprendimento perché una storia è più facile da capire e ricordare di una spiegazione, perché usa le stesse strategie che gli esseri umani usano per dare significato a quanto hanno intorno, perché mantiene sullo stesso piano il linguaggio quotidiano e il linguaggio proprio delle discipline. L'utilizzo didattico dello storytelling comprende una prima parte in cui si impara la grammatica delle narrative, e una seconda che prevede la creazione di storie come strumento per lo sviluppo di nuove competenze. Imparare gli elementi delle storie "Il re è morto e poi la regina è morta" è una cronaca, "il re è morto e poi la regina è morta di dolore" è una storia (Forster, 1968). È successo qualcosa: è morta Laura Palmer (serie TV Twin Peaks). Qualcuno lo racconta.
Le cause dell’analfabetismo digitale italiano La recente indagine Istat Noi-Italia ha confermato che l’arretratezza sull’utilizzo del digitale in Italia è da considerarsi un fenomeno niente affatto temporaneo, ma ormai patologico, che richiede, per ottenere una inversione di tendenza efficace, un intervento su più piani e aree, un vero e proprio sistema di interventi che sia in grado di affrontare le molteplici cause che sono alla base. Per quanto strano possa sembrare, la ricerca delle cause dell’analfabetismo digitale italiano è stata poco frequentata da studiosi e commentatori del tema, quasi presupponendo (implicitamente) che la terapia potesse basarsi esclusivamente sui dati stessi dell’arretratezza (infrastrutture digitali carenti, bassa diffusione di computer e tablet) e che non fosse da caratterizzare sulle specificità del sistema sociale italiano. Tentiamo pertanto di dare un contributo su questo fronte, con la consapevolezza che, dato lo spazio, questa non può che essere la proposta di un percorso di analisi.
C'era una volta un bit... La parola "storytelling" è un tipico esempio di buzzword, termine con cui ci si riferisce a una parola di moda. Si tratta di un fenomeno che caratterizza molti settori dell'esperienza umana: dal marketing alla gestione aziendale, dalla politica alle produzioni massmediali. Spesso il termine storytelling viene utilizzato come un'etichetta per contrassegnare qualsiasi cosa, anche fenomeni che con la narrazione non hanno molto a che fare. La prima questione è quindi chiarire il carattere specifico della comunicazione narrativa e comprenderne la valenza sul piano formativo ed educativo. Argomentare e/o narrare Competenze digitali, ce ne sono di diversi tipi: ecco il quadro Le competenze digitali sono oggi al centro di un grande dibattito, che riguarda soprattutto la loro definizione, i modi in cui esse sono apprese e in cui dovrebbero essere insegnate. In questo articolo intendo chiarire due distinzioni necessarie a comprendere meglio il tema in questione e, successivamente, mettere a confronto cinque importanti framework concettuali sulle competenze digitali (Van Dijk 2005, Ferrari 2012, Helsper & Eynon 2013, Van Djik & Van Deursen 2014, Van Deursen, Helsper, Eynon 2015) elaborati negli ultimi dieci anni. L’obiettivo è tentare di individuare qualche tendenza generale nell’evoluzione dell’analisi teorica tali competenze. Un modo per analizzare le competenze digitali è creare un framework concettuale, cioè uno schema teorico, attraverso cui identificare e classificare le competenze in questione.
Digital Storytelling: Cos’è, come utilizzarlo nella didattica, con quali strumenti si realizza Il Digital Storytelling ovvero la Narrazione realizzata con strumenti digitali (web apps, webware) consiste nell’organizzare contenuti selezionati dal web in un sistema coerente, retto da una struttura narrativa, in modo da ottenere un racconto costituito da molteplici elementi di vario formato (video, audio, immagini, testi, mappe, ecc.). Caratteristiche di questa tipologia comunicativa sono: # il fascino: derivante dal carattere fabulatorio che possiedono le storie, dato che si tratta, fondamentalmente, di racconti; # la ricchezza e varietà di stimoli e significati: derivanti dall’alta densità informativa e dall’amalgama di codici, formati, eventi, personaggi, informazioni, che interagiscono tra loro attraverso molteplici percorsi e diverse relazioni analogiche. # Si tratta quindi di una forma di narrazione particolarmente indicata per forme comunicative come quelle proprie del giornalismo, della politica, del marketing, dell’autobiografia e anche della didattica. 1. 2. 3.
Unio: lavagna virtuale per lezioni da condividere in tempo reale sui dispositivi degli studenti Unio è uno strumento gratuito che permette di condividere una lavagna virtuale per lezioni multimediali, da condividere con i dispositivi degli studenti in tempo reale. I docenti devono registrarsi al servizio e creare le proprie lezioni dalla propria dashboard. Occore da subito scegliere un soggetto e ci si ritrova una editor strutturato per slides, sulle quali è possibile aggiungere testo, immagini, documenti PDF, Word e PowerPoint, video YouTube.
L’uso della timeline nella didattica: ambiti di applicazione, caratteristiche e funzionalità – BRICKS Timeline come strumento didattico La timeline rappresenta uno strumento immediato ed efficace per visualizzare in forma grafica una serie di eventi distribuiti in successione cronologica su un determinato asse virtuale, variamente definito in scansioni temporali. Il suo utilizzo sta diventando una prassi sempre più diffusa, come dimostra il numero crescente di web application disponibili in rete e, contestualmente, l’aumento della percezione delle sue potenzialità in ambito educativo.