List of rampage killers
This is a partial list of rampage killings. It is further divided into several subsections. This list shall contain every case with at least one of the following features: Rampage killings with six or more dead (excluding the perpetrator)Rampage killings with at least four people killed and a double digit number of victims (dead plus injured)Rampage killings with at least a dozen victims (dead plus injured) In the tables that follow, the "W" column indicates the weapon, or weapons, used.
Les Classiques des sciences sociales
Abel-Rémusat, Jean-Pierre [1788-1832] sinologue, titulaire de la 1re chaire de langue et littérature chinoise au Collège de France [ sous-collection "Chine ancienne" ] Adler, Alfred [1870-1937] psychanalyste Alain (Émile Chartier) [1868-1951] philosophe français Alexéiev, Basile [1881-1951] professeur au Collège de France Archambault, Paul [1883-1950] Ardouin, Beaubrun [1796-1865] Historien et homme politique haïtien [sous-collection "Études haïtiennes"] Argens, Jean-Baptiste de Boyer, Marquis d' [1704-1771] homme de lettres et philosophe français
SOCIAL FACTORS SHAPING PERCEPTION AND DECISION-MAKING
Elsewhere we examined several great tensions shaping the human condition: the role of nature versus nurture in shaping humans' social fates and the tensions between the needs of individuals' and the needs of their social systems. The relative importance of these tensions--and relative potency of one force versus the other--has produced great divides in social psychological theories. Another issue generating a major schism involves the workings of the human psyche, whether individuals' decision-makings are more-or-less rational (or, perhaps are determined by some universally uniform neural brain design) or whether they are shaped by uncontrollable sociocultural (external) or emotional (internal) forces. Here, the intent is to stress the socio-cultural component of consciousness and thought. The idea that "true" reality is never truly graspable by humans' sensory and cognitive equipment goes back at least to the works of Plato.
Fantômas, les nains de jardin, Foucault, et la forêt qui pousse
Fantômas, les nains de jardin, Foucault, et la forêt qui pousse... Fantômas, les nains de jardin, Foucault, et la forêt qui pousse... Mohamed Merah a succombé aux balles du RAID, après 10 jours de psychose en France. Même depuis ma retraite d’écriture au Mexique, je ne pouvais échapper aux échos venant de mes proches et amis.
The Basic Laws of Human Stupidity
by Carlo M. Cipolla, Professor of Economics, UC Berkeley in Whole Earth Review, Spring 1987 The First Basic Law of Human Stupidity asserts without ambiguity that Always and inevitably everyone underestimates the number of stupid individuals in circulation... As you consider Dr.
10 Lessons From Real-Life Revolutions That Fictional Dystopias Ignore
Recommended by Esther Inglis-Arkell Here's The Gruesome Way A Doctor First Proved The Heart Pumps Blood 10 Lessons From Real-Life Revolutions That Fictional Dystopias Ignore The Potato That Killed! This Rube Goldberg Machine Runs On Light Here's the Hallucination You (and Everyone Else) Have Experienced
Thoreau on Hard Work, the Myth of Productivity, and the True Measure of Meaningful Labor
by Maria Popova “Those who work much do not work hard.” The Journal of Henry David Thoreau, 1837–1861 (public library) is the closest thing I have to a bible — I read it frequently and devotedly, always with great gratitude for the enduring wisdom that brings me closer to what I know to be true but so often forget. Indeed, Thoreau is among those rare luminaries whose ideas live on as resolutions of the most existential kind — be it his reflections on the creative benefits of keeping a diary or the spiritual rewards of walking or the only worthwhile definition of success.
Nietzsche e i precursori del nazismo: una riflessione metodologica
Friedrich Nietzsche Di EZIO SAIA Nietzsche e i precursori del nazismo Mesi fa sul Web è stata a lungo dibattuta la questione sui rapporti fra la filosofia di Nietzsche è l’ideologia nazista a cui hanno partecipato, fra molti altri la signora Palazzotti, il signor Antonio Martone, la professoressa Tiziana Ferragina.
I Black Bloc e il Mirk: l’analisi di Francesco Terzago
Black Bloc versione consumistica Di FRANCESCO TERZAGO L’atteggiamento dei black bloc non mi sorprende, i motivi che conducono queste persone a sfasciare una città sono semplici da leggere e hanno poco a che spartire con la politica, credo abbiano più a che fare con la sfera spirituale, perché nelle azioni di quelle persone è visibile il marchio della religione del denaro. Le loro azioni non sono l’espressione di una qualche progettualità, non è il tentativo di dare vita a ‘un altro mondo possibile’. Sono anch’essi il frutto dei mutamenti sociali avvenuti a partire dagli anni ‘50 del secolo scorso.
La coscienza del bene e del male
Jeff Hawke di Sidney Joerdan Quasi cinquant’anni fa (1971) Sidney Jordan pubblicava le strisce H5401 – H5498 di Jeff Hawke (ogni striscia di Jeff Hawke è identificata con la lettera H seguita da un numero progressivo). Jeff Hawke H5075-H5498 - Sidney Jordan - Ed. Milano Libri
"Dalla parte dei teppisti"
Dagli scontri del primo maggio a Milano. Foto di Stefano Santangelo. Il primo maggio me ne stavo a 600 chilometri da Milano, a guardare la diretta degli scontri che come tutti sanno hanno segnato le proteste anti-Expo. Da dove stavo, ho innocentemente pensato che be', se tra gli scopi della manifestazione c'era rovinare la festa a Expo, tutto sommato gli stava riuscendo benissimo. La conferma in fondo me l'hanno data quasi subito sia i commentatori istituzionali (per i quali "non è ammissibile che una vetrina importante come Expo venga insozzata da questi criminali"), sia lo stesso commissario di Expo Giuseppe Sala, per il quale "rimane una festa rovinata, è un peccato in un momento come questo con tutto il Paese raccolto intorno ad Expo." In realtà, le violenze di Milano hanno quasi immediatamente sollevato un'ondata di critiche, prese di distanza e condanne, anche (soprattutto?)
ozio produttivo: La pulsione di morte della concorrenza
Attira l’attenzione anche il carattere globale e universale di tale fenomeno. E' cominciato negli Usa. Nel 1997, nella città di West Paducah (Kentucky) un adolescente di 14 anni ha ucciso a spari, dopo l’orazione del mattino, tre compagni di scuola, e altri cinque sono rimasti feriti. Nel 1998, a Jonesboro (Arkansas), un bambino di 11 anni e un altro di 13 hanno aperto il fuoco contro la loro scuola, uccidendo quattro bambine e una professoressa. Nello stesso anno, a Springsfield (Oregon), un giovane di 17 anni ha ucciso a spari in una "high school" due compagni e ne ha feriti altri 20. Un anno dopo, due giovani di 17 e 18 anni hanno provocato il famoso bagno di sangue di Littleton (Colorado): con armi da fuoco e esplosivi nella loro scuola hanno ucciso 12 compagni, un professore e, in seguito, si sono tolti la vita.