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Education 2.0 – Educazione Didattica e Scuola

Education 2.0 – Educazione Didattica e Scuola
ClanDESTINI (ultima puntata) Racconti ed esperienze di Calcerano e Fiori | del 16/04/2014 | 4 Una fila di armadietti verde penicillina erano addossati al muro della grande sala, l’odore pungente di acido fenico e la scarsa luminosità l’avevano destinata a luogo di transito verso le anguste corsie dell’Ospedale di Montelusa, dove tutto era cominciato. Suor Annunciazione stava leggendo su Nigrizia un articolo firmato con lo pseudonimo di Alex X. Parlava di Buruli, il personaggio sanguinario, continua..

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Blog e Portfolio Digitali come strumenti di Self-Assessment Come si valutano le competenze acquisite dagli allievi? Può un “numero congruo di verifiche sommative” fornirci un quadro chiaro per formulare una valutazione delle competenze raggiunte da ciascun allievo che sia valida, equa ed oggettiva? Come si valutano inoltre le competenze trasversali? E le cosiddette 21st Century Skills?

Alessandra Chiaretta in Canalescuola Larapedia Il sito del sapere libero per tutti: appunti, riassunti, testi e tanto altro.Un vero portale della conoscenza, con tantissime sezioni per soddisfare ogni necessità e con tantissimo materiale didattico. Vai al sito Mi piace: Mi piace Caricamento... Informazioni su Alessandra Chiaretta Definire le competenze - competenzesecondociclousrfvg Il concetto di competenza implica alcune rilevanti novità e la scarsa chiarezza sul significato di “competenza” potrebbe dipendere dalla mancata comprensione o accettazione di tali novità. Di seguito il testo fondamentale delle Raccomandazioni del Parlamento europeo ed alcuni video per chiarire che non è solo una questione di termini, ma si tratta di concetti che significano oggetti diversi. La chiarificazione in video è di: Dario Nicoli Maurizio Tiriticco Adriano de Vita

Strumenti 2.0 per insegnanti (prima parte) scegliere con consapevolezza gli strumenti del web 2.0 più adatti alla didattica Da un po’ di tempo mi occupo di formazione degli insegnanti, in particolare sulle competenze digitali del docente a supporto dell’azione didattica. Grazie a questa mia attività di formatore, mi son ritrovato spesso a dover riflettere su cosa può tornare davvero utile ad un insegnante che oggi (nel XXI secolo) volesse provare a sfruttare la potenza e la semplicità d’uso dei tantissimi strumenti gratuiti disponibili online per coinvolgere e motivare i propri studenti e per provare a migliorare il loro grado di apprendimento. In fase di progettazione dell’ attività formativa spesso mi son chiesto cosa, per ogni docente (a prescindere dalla sua dimestichezza con le tecnologie didattiche), potesse risultare più facile (ed efficace) da implementare in classe e nello stesso tempo accrescere le competenze dell’insegnante stesso. I sette principi per le buone pratiche nell’istruzione: la tecnologia come leva

Didattica per competenze: libri e materiali gratuiti In questa pagina vengono raccolti libri gratuiti (per lo più ebook in formato PDF, quindi facilmente leggibili su ogni tipo di supporto) e link che rimandano a materiali, percorsi didattici, spunti pratici per insegnare per competenze. Da tempo i documenti ministeriali e gli indirizzi europei usano il termine "competenza" e invitano a lavorare rivoluzionando la didattica e la progettazione in funzione di esse. Si sa, però, che tra il dire e il fare... e per questo una vera scuola delle competenze si affermerà lentamente, step by step.In questa pagina proponiamo risorse gratuite attraverso cui gli insegnanti e tutti gli addetti ai lavori possano trovare spunti per aggiornarsi, capire o migliorarsi. Il libro proposto, realizzato da Franca Da Re, è offerto gratuitamente dall'editore Pearson. Un libro utilissimo sulla didattica per competenze, realizzato nell'ambito dei Quaderni di ricerca della Loescher Editore.

Editoria e tecnologie W3C: il punto di incontro È ormai da qualche anno che il mondo dell’editoria è in fermento, sulla spinta dei potenti colpi inferti dall’innovazione che inevitabilmente il digitale comporta. Credo che siano noti a tutti fenomeni come Amazon o iTunes, e le loro conseguenze su quello che era il mercato. Nel caso dell’editoria, sembra che la discussione sia focalizzata su un punto a mio parere secondario, ovvero una presunta lotta fra cartaceo e digitale che comporta interminabili discussioni su quale sia il migliore, vantaggi e svantaggi dell’uno o dell’altro, e così via. Qualche volta la discussione è seria e fondata, altre volte assume i toni delle classiche discussioni da bar. È normale che sia così, credo. Ma il focus della discussione dovrebbe essere sui contenuti: limitandosi a “carta vs. e-book” si identifica il prodotto editoriale come se questo fosse rappresentato esclusivamente dalla sua distribuzione.

Quando contenuto e apprendimento si uniscono, succedono cose magnifiche Image: stoatphoto / Shutterstock.com Se insegni lingue, probabilmente conosci già l’acronimo CLIL, che sta per Content and Language Integrated Learning. David Marsh, il suo creatore, spiega che questo è un approccio con un doppio intento: sviluppare le competenze linguistiche e trasmettere contenuti. CLIL, tuttavia, viene spesso usato come termine-ombrello per indicare un’ampia serie di strategie didattiche che considerano lo studente il vero protagonista del percorso didattico.

Tutto il materiale che serve per lavorare con le competenze e per capirci davvero qualcosa Di seguito vi propongo, "in fila", una serie di materiali per lavorare con le competenze. Facendo pochissime modifiche si ha la possibilità di avere il lavoro già pronto, dal curricolo generale dell'Istituto (a cui basta aggiungere la Scuola dell'Infanzia) al modello per strutturare UDA, sia disciplinari che trasversali.Per "già pronto" non intendiamo certo suggerire un "copia e incolla", ma un canovaccio, una struttura da personalizzare alle esigenze della propria scuola. Come leggere in sintesi il curricolo riportato al terzo punto? - Si parte dalle Competenze chiave riportate nelle Indicazioni Nazionali (competenza nella madrelingua, lingua straniera, imparare ad imparare etc etc.);

Scuola Digitale – CLASSI 2.0 Progetto: From the self to the group Regione: Sicilia Progetto: CTRL ALT IMP@RO Regione: Sicilia Progetto: Hi-Tech Paideia Regione: Sicilia Il digitale è ormai diventato una competenza di base, come la scrittura Il digitale ci riguarda tutti. Le competenze digitali sono oggi un alfabeto senza il quale diventa sempre più difficile trovare o mantenere un lavoro. Ciò non significa che dobbiamo trasformarci tutti in valenti sviluppatori informatici, né analisti capaci di gestire dati e strategie di comunicazione online. La Mente Artificiale La Conoscenza di Piero Scaruffi Altri capitoli del libro | Pagina di scienza cognitiva | Bibliografia ragionata La Rappresentazione della Conoscenza Nell'ipotesi di Craik e poi di Newell che la mente umana rappresenti internamente il mondo che percepisce occorre innanzitutto spiegare quale struttura abbia tale rappresentazione.

Il concetto di competenza e le nuove Indicazioni per il curricolo La struttura logica del curricolo e il concetto di competenza nelle nuove Indicazioni Nel linguaggio comune, per “competenza” s’intende l’abilità e l’esperienza acquisita in un determinato ambito d’attività. Si tratta di un concetto che, in genere, adoperiamo in relazione a contesti professionali, per indicare la capacità di fornire prestazioni efficaci. Così si dice che un medico (o un avvocato, un idraulico ecc.) è “competente” per segnalare che sa fare il proprio mestiere a “regola d’arte”, e sottolinearne la conseguente affidabilità. Colui che è competente è detto anche “esperto” in dato campo (la medicina clinica, gli impianti idraulici ecc.), in forza della sua formazione e/o di un’adeguata pratica.

Il dovere della costruzione delle competenze digitali a scuola Se mi chiedessero: “Quale è oggi la responsabilità maggiore della scuola italiana?”, non esiterei a rispondere: “Il dovere della costruzione della competenza digitale”. Il dovere, e pongo l'accento su questa parola. Nella società si parla poco di doveri e troppo di diritti, e questo accade anche nel sistema scolastico.

L’ho letto su internet Nessuno potrà mai essere informato su tutti i siti presenti nel web, ma saperne valutare l’indirizzo è un primo passo per una navigazione utile e ben orientata. Da «La ricerca» #13, di Anna Piseri e Paolo Vitale. Ore 9.00, classe prima liceo (scientifico, linguistico, scienze umane, classico, artistico… non fa differenza), lezione di geografia astronomica, argomento: il satellite naturale della Terra. Immancabile lo studente che dall’ultima fila alza la mano: “Prof, scusi, ho letto su internet che non è vero che gli americani sono andati sulla Luna, hanno girato tutto in studio”. La risposta argomentata e documentata dell’insegnante non si fa attendere, ma lo scetticismo rimane, i volti di molti tradiscono un dubbio più che lecito: “Come faccio a sapere che è vero quello che dice lei e non quello che ho letto su internet?”

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