Crea lezioni migliori più velocemente. BYOD a Scuola, il triplice valore degli strumenti. Il decalogo dedicato al BYOD in classe (Bring Your Own Device, ovvero porta il tuo dispositivo) e prodotto da una commissione alla quale io stessa ho partecipato al MIUR, ha suscitato negli ultimi mesi animate discussioni in Rete.
Liquidato da molti come “sdoganamento dello smartphone”, purtroppo, è stato percepito da altri come “un’istigazione alla tecnologia”, con l’idea addirittura di favorire fantomatiche lobby digitali, senza affatto tener presente alcuni aspetti fondamentali. Precisiamo, prima di tutto, che BYOD si riferisce ad ogni dispositivo e non solo agli smartphone, così tanto temuti nella determina dell’ex Ministro Fioroni del 2007, ma tablet, netbook e i trascurati e-reader necessari per la lettura di ebook.
La scuola rilanci la sfida delle tecnologie: uno smartphone per gli "svogliati" I dirigenti scolastici ricevono le lamentele dei docenti e sono facilmente presi tra due fuochi: non è raro infatti che qualche genitore contesti i “sequestri” di apparecchi, spesso la contromisura d’elezione contro l’uso dilagante. 5 MED NOVEMBRE 17. La flipped classroom. BYOD. Il non-problema dei cellulari in classe: l'esempio vale sempre più del divieto. Come attuare il modello "Bring your own device" a scuola.
Decalogo SApIE tecnologie didattiche. BYOD. Le tecnologie sono ambienti: il caso degli smartphone in classe. Poche persone fuori dal mondo della Human Computer Interaction (HCI) ha sentito parlare di Lucy Suchman, nonostante sia un personaggio piuttosto celebre in quanto è l’antropologa che con le sue ricerche ha dato vita al settore di studi che prova a capire in che modo far interagire le persone con le macchine, la HCI appunto, e che oggi viene declinata in campi diversi, come UX/UI design.
Alle origini della human computer interaction Al di là del suo – fondamentale – contributo scientifico, c’è un aneddoto che rivela come sia stato necessario ripensare il rapporto con la tecnologia. La storia è nota come il grosso bottone verde delle fotocopiatrici. Negli anni ’70, la Suchman è stata la prima antropologa ad essere assunta da un centro di ricerca informatico, lo Xerox PARC (Palo Alto Research Center). Il PARC era un luogo avveniristico, sia per le tecnologie sviluppate, che per l’approccio adottato. Creative Storytelling App. Cogenerazione - Il BYOD a scuola. App per prof #36 PLICKERS (Quiz con QRcode) Recap. Irrinunciabile smartphone. "Ma i divieti non servono" 3 cose da sapere per usare (bene) Telegram a scuola. Molti di voi sanno già cosa sia Telegram.
Per quelli meno informati, potremmo definire Telegram “la meravigliosa spina nel fianco di WhatsApp”. Si tratta infatti di un’app di messaggistica istantanea che offre molte delle funzioni già presenti su WhatsApp, ed altre totalmente inedite. Su Telegram, ad esempio si possono inviare dei file fino ad un 1GB ciascuno, un qualcosa assolutamente da non sottovalutare.
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Pillole 2.0 – Tricider – Seneta.it. Tricider è un’applicazione Web gratuita per la realizzazione di indagini, questionari e sondaggi, in maniera semplice e con pochi passaggi.
L’utilizzo, oltre che attraverso il browser, può avvenire tramite dispositivi mobili, sia Android sia IOS. Una discussione può essere generata anche senza registrazione, ma non è consigliato in quanto, registrandosi, le discussioni possono essere salvate e recuperate per 15 giorni. È possibile condividere, senza limite al numero di partecipanti, l’attività attraverso il link associato: gli utenti hanno la possibilità di aggiungere ulteriori opinioni o dare un parere positivo o negativo su quanto proposto. La distribuzione può avvenire incorporando Tricider in un blog, oppure è possibile utilizzare Facebook, Twitter o LinkedIn. Popplet. Adobe Voice una grande app per raccontare e presentare. Educational Technology and Mobile Learning: A Simple Tool to Create Stunning Video Animations for Your Class.
Educational Technology and Mobile Learning: Eight Free tools for Teachers to Make Awesome Infographics. SAMR Model Explained for Teachers ~ Educational Technology and Mobile Learning. Below is a great video explaining the SAMR model in 120 seconds.
SAMR is a framework through which you can assess and evaluate the technology you use in your class. Here is how the video below shared by Candace M explains the SAMR's four levels: Substitution In a substitution level, teachers or students are only using new technology tools to replace old ones, for instance, using Google Docs to replace Microsoft Word. the task ( writing) is the same but the tools are different. Augmentation Though it is a different level, but we are still in the substitution mentality but this time with added functionalities. Again using the example of Google docs, instead of only writing a document and having to manually save it and share it with others, Google Docs provides extra services like auto saving, auto syncing, and auto sharing in the cloud. Watch the video to learn more about SAMR. Math problem solver with steps for free. Form@re » n. 73 gennaio.
N. 73 gennaio » Cos’è il mobile learning a cui è dedicato questo numero di Form@re?
I lettori troveranno diverse definizioni offerte dagli autori dei vari articoli che pubblichiamo. Del resto, non sarebbe univoca nemmeno una definizione di learning. L’aggiunta dell’aggettivo «mobile» al termine «apprendimento» – o, da parte di altri, l’aggiunta dell’aggettivo «ubiquitario»: ubiquitus learning – è la presa d’atto, nel campo dell’educazione e della formazione, della novità di essere sempre connessi. Abstract. Mobile learning per l’integrazione di gruppi a rischio di marginalizzazione. Ensemble project - Ensemble products - Ensemble booklet IT - Mobile Learning per promuovere l’inclusione sociale. Del cellulare in educazione. Dalla mobile literacy al mobile learning. Mobile Etiquette: What America Thinks. A Portrait of Smartphone Ownership. As smartphones have grown increasingly common in recent years, these devices have taken on a central role in the information lives of a substantial number of Americans.
And yet, those Americans who rely most heavily on their smartphones as a gateway to online services and information are often the ones whose connections to their devices are most tenuous.