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Per favore, non chiamateli nativi digitali. Vado spesso nelle scuole a insegnare le basi della sicurezza informatica e della gestione della privacy in Rete, per cui incontro sovente i cosiddetti “nativi digitali”: i giovani che hanno sempre vissuto attorniati dalle tecnologie digitali e dalle consuetudini sociali che li caratterizzano.

Per favore, non chiamateli nativi digitali

Quelli che non si ricordano del mondo prima di Internet, cellulari, tablet, Playstation e smartphone e quindi li considerano elementi assolutamente ovvi e naturali della propria esistenza. I genitori di questi nativi li contemplano spesso estasiati, ammirando la naturalezza con la quale maneggiano i dispositivi digitali, come se vedessero Mozart al clavicembalo, e sospirano rassegnati, convinti di non poter competere con chi è cresciuto sbrodolando omogeneizzati sul touchscreen e sicuri che basti dare ai loro virgulti un iCoso per garantire loro l’articolata competenza informatica di cui avranno bisogno nella carriera e nella vita quotidiana. “Nativi digitali” sempre meno competenti per colpa di tablet e smartphone? Se siete fra quelli che comprano tablet e smartphone al neonato perché così diventerà sicuramente un cittadino digitale competente, forse ho una brutta notizia da darvi.

“Nativi digitali” sempre meno competenti per colpa di tablet e smartphone?

Secondo uno studio condotto in Australia per la valutazione delle competenze degli studenti di 12 e 16 anni su un campione di 10.500 individui, la crescente diffusione degli smartphone e dei tablet nelle case e nelle scuole sta ritardando lo sviluppo delle competenze informatiche. I risultati mostrano infatti un declino drastico rispetto agli stessi dati raccolti nel 2008 per i dodicenni; i dati per i sedicenni sono al minimo storico. Come si spiega? Secondo gli autori della ricerca, i dispositivi mobili usati oggi dai giovani richiedono competenze differenti e modalità d’insegnamento altrettanto diverse rispetto al passato.

Essere competenti digitali nel problem-solving #DIGCOMP #post6. Problem-solving La competenza digitale si declina anche come problem-solving e si articola in 4 competenze specifiche: risolvere problemi tecnici, identificare i bisogni e le risposte tecnologiche, innovare e creare utilizzando la tecnologia, identificare i gap di competenza digitale (area 5 problem-solving del framework DIGCOMP). 5.1 Risolvere problemi tecnici Identificare possibili problemi e risolverli (dalla risoluzione di problemi semplici a problemi più complessi) con l’aiuto di strumenti digitali.

Essere competenti digitali nel problem-solving #DIGCOMP #post6

Tre livelli di competenza digitale #Europass #cittadinanzadigitale #DIGCOMP – cittadinanza digitale. Come autovalutare le competenze digitali?

Tre livelli di competenza digitale #Europass #cittadinanzadigitale #DIGCOMP – cittadinanza digitale

L’applicazione on line Europass per la creazione del curriculum vitae guida l’utente ad individuare il proprio livello di competenza digitale considerando 5 aree: elaborazione delle informazioni, comunicazione, creazione di contenuti, sicurezza, risoluzione di problemi. Versione italiana di DigCompEdu & Mappatura Syllabus EPICT su DigCompEdu. DigCompEdu: ecco come dev'essere il docente della scuola digitale. Abbiamo da dicembre 2017 la versione definitiva del quadro di competenza DigCompEdu il documento che descrive le competenze di cui deve essere in possesso chi insegna: un documento che è diretta espressione della Commissione Europea (che ha commissionato il lavoro al suo Centro di Ricerca – JRC, Joint Research Center), un documento che recepisce in modo maturo la conoscenza ormai patrimonio delle tante esperienze di Scuola Innovativa digitale realizzate dal mondo della Ricerca e della Scuola.

DigCompEdu: ecco come dev'essere il docente della scuola digitale

La versione definitiva del framework DigCompEdu riporta tutti gli elementi distintivi descritti nell’articolo comparso su questa rivista a luglio 2017 e modifica in modo sostanziale solo un elemento, quello dell’area di competenza sull’impegno professionale del docente (Professional Engagement) da cui è stata “stornata” la competenza di “gestire dati digitali”. Leggi: Competenze digitali, dall’Europa all’Italia la strategia per uscire dall’emergenza. Che cos'è DigCompEdu, per le competenze digitali di docenti e educatori. In un recentissimo articolo apparso su questo sito, la collega Silvia Mazzoni elencava cinque punti “programmatici” per lo sviluppo del PNSD. Tra essi, al quarto posto, si trova il curricolo: “pianificare e supportare il lavoro dei docenti rivolto alla declinazione completa e articolata delle competenze digitali”. In effetti, la definizione di un framework comune per le competenze digitali è una delle azioni del PNSD stesso (#14) per la quale era prevista l’istituzione di un tavolo tecnico già per il dicembre 2015.

Nel frattempo, tuttavia, il dibattito internazionale e soprattutto europeo sul tema si è arricchito di una proposta specifica per i docenti: il framework DigComp, pensato come modello delle competenze digitali del “cittadino europeo”, a sua volta citato dal PNSD come importante fonte di ispirazione proprio dell’azione #14 (ma qui si rischia il corto-circuito!) , è ora corredato anche di una versione “educational”, rivolta agli insegnanti. Risorse Umane/Organizzazione. CAS Authentication wanted! Le competenze per la cittadinanza digitale: DIGCOMP. Quali competenze sono necessarie all’allievo cittadino digitale? Educare alla cittadinanza digitale è progettare esperienze di apprendimento in cui gli allievi siano chiamati ad agire tutte le competenze integrando la dimensione analogica con quella digitale. La competenza digitale è una delle otto competenze individuate nella Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio “Le competenze chiave per l’apprendimento permanente” del 2006.

Essa è stata oggetto di un importante progetto di studio europeo “DIGCOMP: A Framework for Developing and Understanding Digital Competence in Europe” finalizzato a contribuire alla comprensione dello sviluppo della competenza digitale in Europa e a fissare descrittori esaustivi. Il framework DIGCOMP Nel quadro di riferimento DIGCOMP la competenza digitale è declinata in 21 competenze specifiche organizzate in 5 aree: 1. informazione, 2. comunicazione, 3. creazione di contenuti, 4. sicurezza, 5. problem solving. 1. 2. 3. 4.

Navigare, ricercare e filtrare le informazioni #DIGCOMP – cittadinanza digitale. Navigare, ricercare e filtrare le informazioni è la prima delle competenze descritte nel framework europeo per le competenze digitali DIGCOMP per l’area 1. informazione.

Navigare, ricercare e filtrare le informazioni #DIGCOMP – cittadinanza digitale

In cosa consiste? Accedere all’informazione online, effettuare ricerche online, articolare la necessità di informazione online, localizzare l’informazione rilevante, selezionare in modo efficace le risorse, navigare tra diverse fonti online, creare strategie personali di informazione. Quali conoscenze possiede il soggetto competente? Comprende come le informazioni sono prodotte, gestite e rese disponibili.È informato/a sulla disponibilità di diversi motori di ricerca.Sa quale motore di ricerca o database risponde meglio ai suoi bisogni informativi.Sa come le informazioni posso essere trovate in diversi dispositivi e supporti.Sa come i motori di ricerca classificano le informazioni.Sa come funziona il meccanismo dei feed.Conosce i principi dell’indicizzazione.

Quali skill? Che attitudini? DigComp 2.1: presentazione del modello in italiano – cittadinanza digitale. Competenze digitali e DigComp 2.1: facciamo chiarezza - FPA. Il processo di trasformazione digitale è necessario, e non può non passare dalle competenze, che sembrano essere il tema centrale per il panorama europeo e nazionale.

Competenze digitali e DigComp 2.1: facciamo chiarezza - FPA

Emerge, però, l’urgenza di creare percorsi modulari di approccio al digitale, che tengano conto dei diversi contesti territoriali. Competenze digitali di base.