FOTOGRAFIA ZERO PIXEL. Roberta Fuorvia » “Poetic Storytelling” un workshop con Richard Tuschman. Il corso tenuto dal pluripremiato fotografo americano, Richard Tuschman, dal titolo Poetic Storytelling è un workshop intensivo della durata di sette giorni progettato per aiutare i partecipanti a creare fotografie sempre più significative, coinvolgenti e suggestive.
In tale contesto, durante tutto il processo di creazione delle immagini (dall’ispirazione iniziale alla sequenza finale, dalla fase di post produzione a quella di stampa) agli studenti verranno forniti gli strumenti necessari per fare scelte fotografiche mirate ed efficaci. Nel corso della prima giornata del workshop, Richard presenterà nel dettaglio i suoi progetti, la sua storia ed i suoi metodi di lavoro. Agli studenti verrà chiesto di portare un piccolo portfolio di immagini al fine di presentarsi e di iniziare così un rapporto creativo e di condivisione che andrà avanti per tutta la settimana. Per i dettagli sui contenuti didattici, clicca qui materiale e attrezzatura richiesta costi e sconti.
Dall’idea alla sceneggiatura nell’audiovisivo fotografico – di Emilio Menin. L’ audiovisivo fotografico Il mio intervento vuole essere semplicemente una sorta d’introduzione ai temi che verranno trattati nelle relazioni successive ed una puntualizzazione di alcuni aspetti pratici che gli Autori di audiovisivi fotografici non possono dimenticare.
L’analisi attenta di un audiovisivo potrà facilmente far comprendere se nella costruzione dello stesso sia stata prestata una corretta attenzione di livello professionale e non una semplice improvvisazione dettata solamente da personali sensazioni e impressioni. La definizione audiovisivo fotografico ha preso il posto di quella di diaporama che viene ancora utilizzata soprattutto nei Paesi dove questo mezzo di comunicazione, che unisce l’immagine fotografica ed il suono, ha iniziato a farsi conoscere a partire dal lontano 1958. La seconda difficoltà è nascosta nella differenza d’interpretazione che può essere data dall’Autore e dagli spettatori od anche tra gli spettatori stessi. Cinque modi per creare il volume. Abbiamo già visto come rappresentare la profondità spaziale di un ambiente sul supporto bidimensionale del foglio, ma non abbiamo ancora parlato della resa della tridimensionalità di un oggetto.
Fondamentale è, in questo caso, il ruolo della luce. La sua direzione, infatti può favorire o meno la percezione del “modellato”, cioè della morfologia della superficie e del volume come dimostra il confronto tra una foto scattata con cielo coperto (dunque priva di forti ombre) e una con luce solare diretta (in questo caso con ombre nette ed evidenti). Come abbiamo già osservato nell’esercizio della foto caravaggesca, è la luce laterale, la cosiddetta “luce di taglio”, quella che riesce a rendere meglio la volumetria dell’oggetto rappresentato.
Best Airbrushing Software - Picture Gallery. Nove modi per rappresentare lo spazio. Cosa ci viene in mente parlando di spazio figurativo?
Sicuramente penseremmo alla prospettiva lineare e alla tipica rappresentazione della profondità attraverso linee convergenti verso uno o più punti di fuga. Eppure questo è solo uno dei tanti modi utilizzati nel corso della storia dell’arte per raffigurare lo spazio su una superficie bidimensionale come ho ampiamente raccontato in questo ipertesto. Ne esistono, infatti, almeno nove! Naturalmente non tutti descrivono in modo matematico ed univoco lo spazio tridimensionale ma riescono comunque a suggerire un senso di profondità o, comunque, una disposizione reciproca degli oggetti. Black & White. Cogli il contrasto… fai una foto caravaggesca! Cogli il movimento… fai una foto futurista! In una quinta, trattando l’arte futurista, ci siamo soffermati sulla rappresentazione del movimento in atto.
Si tratta di una grande novità nel linguaggio artistico, una vera svolta espressiva. Se fino a quel momento – parliamo dell’inizio del Novecento – il dinamismo era solo suggerito, evocato (come nell’antico Discobolo, o nelle sculture di Bernini), adesso si compie davanti ai nostri occhi lasciando una scia nella direzione del movimento. Come recita il Manifesto Tecnico della Pittura Futurista: “Il gesto, per noi, non sarà più un momento fermato del dinamismo universale: sarà, decisamente, la sensazione dinamica eternata come tale.
Tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido. Una figura non è mai stabile davanti a noi, ma appare e scompare incessantemente. Discussing CLOSED - "Esercizi di Stile (fotografico)" - Vince ✿Siℓviα✿ in Solo concorsi - Only challenge. ✿Siℓviα✿ says: Ringrazio tutti per aver votato i miei rametti di pesco in "Primavera, la rinascita"!!!
Ora spiego la mia idea per il nuovo concorso, sperando tanto che vi piaccia ^__^ Esercizi di Stile (fotografico) Tutti noi abbiamo uno o più fotografi di cui adoriamo le immagini e cui a volte ci ispiriamo, per i nostri scatti. Possono essere alcuni nostri contatti di flickr oppure fotografi famosi oppure perfetti sconosciuti, professionisti o no, persone ancora in vita oppure non più! Nel concorso si chiede di mostrare una nostra fotografia che riprenda lo stile o la tecnica o l'atmosfera di uno dei nostri fotografi preferiti (indicando nella descrizione anche chi è il fotografo, che cosa gli abbiamo "rubato", e se possibile un link per far conoscere a tutti chi è il nostro "riferimento").
Si possono postare immagini fino alle ore 20.00 del 19 marzo o fino al raggiungimento della 30^ foto. Regole per votare: Esercizi di Stile. Interpretazione fotografica dello spazio. Venerdì 28 Dicembre 2012 10:00 Vista la grande partecipazione all'uscita fotografica "Esercizi di Stile #1" che si è svolta in Campidoglio il 29 settembre scorso, siamo lieti di presentare il nuovo laboratorio dedicato al rapporto tra fotografia, architettura, paesaggio e spazio urbano.
Si tratta di un percorso modulare teorico-pratico rivolto a fotografi che cercano un confronto e un approfondimento con il tema dello spazio e della città. Il calendario prevede 6 moduli formati da 1 uscita fotografica al mese sul tema della "Interpretazione fotografica dello spazio" seguita da un incontro di revisione il martedì successivo all'uscita.
Ogni partecipante può scegliere a quale modulo prendere parte, senza obbligo di continuità.
Rayografia.