Scuola digitale, Miur: "Ecco lo stato dell'arte e le azioni 2018" Non esiste innovazione semplice.
Se è semplice, non si tratta di innovazione. Innovare significa rompere barriere, modificare comportamenti, trasformare organizzazioni, investire in nuovi modi di lavorare e guardare al mondo e, in ultimo, generare comunità dove il cambiamento diventa irreversibile.
MANCOSU 4 3 Corso Unica trasparenza luglio 2016 rev esteso. Scuola digitale, Miur: "Ecco lo stato dell'arte e le azioni 2018" Poco connesse e a bassa velocità: le #scuoledigitali sono ancora un miraggio. La fotografia dello stato della scuola digitale in Italia è purtroppo finora la foto di una serie di promesse non mantenute.
Le sessanta ore di coding, promesse dall'ex ministro Stefania Giannini in tutte le scuole primarie, non ci sono ancora. Scuola digitale, perché preoccupano i dati sull'attuazione. Destano preoccupazione i dati sull’attuazione del Piano Nazionale Scuola Digitale divulgati dall’agenzia Agi, sulla base di una richiesta di accesso civico al Miur, anche se ancora parziali (sono stati coinvolti nella consultazione dell’Osservatorio del Miur in totale 27458 plessi, di cui 22200 del I ciclo e 5258 del II ciclo, ma i dati disponibili sono ancora relativi soltanto a circa una scuola su tre, cioè da 8088 scuole del I ciclo e 891 del II ciclo).
Non solo perché in alcune aree chiave (connettività, didattica, organizzazione) mostrano una situazione ancora abbastanza lontana dagli obiettivi, ma soprattutto perché testimoniano di una fragilità ancora elevata del processo di cambiamento, oltre che di una disomogeneità rilevante. Segnali, entrambi, di un percorso verso la “scuola digitale” per nulla irreversibile e con risultati consolidati ancora da esprimere. Connettività Il piano nazionale prevede adesso il completamento della copertura in banda ultralarga delle scuole nel 2020.
PNSD, la tabella di marcia della scuola digitale. Numeri, numeri e ancora numeri: il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD), nell’interpretazione data dal ministro Fedeli nel corso del suo intervento della scorsa settimana a Roma, è fatto soprattutto di cifre che certificano quanto fatto fino a oggi e quanto sarà fatto entro la fine del 2017.
Tanto per cominciare sono 16 le iniziative che saranno portate avanti dall’inizio del prossimo anno scolastico ed entro la fine di dicembre, con un divario da colmare soprattutto per quanto attiene l’infrastruttura e la dotazione tecnica degli istituti. I dati dell’Osservatorio Scuola Digitale Dal palco, il Ministro dell’Istruzione, della Università e della Ricerca ha fornito i primi risultati ottenuti grazie al lavoro dell’Osservatorio Scuola Digitale su un campione di 3.500 istituti. Interessanti poi i numeri sul registro digitale: le scuole lo usano strutturalmente nell’82 per cento dei casi, cifra che necessariamente deve crescere per raggiungere il 100 per cento dei casi. Valorizziamo gli insegnanti o la Scuola innovativa è utopia. Outils 2.0. Wiggio.com - Makes it easy to work in groups.
Scuola, il paradosso di tanta tecnologia che non fa vera innovazione. Una carrozza senza cavalli.
Utilizzo spesso questa immagine di una delle prime automobili, nelle conferenze alle quale ho occasione di partecipare, ma anche durante gli incontri di formazione relativi al PNSD che sto tenendo in giro per l’Italia. A che punto è Spid (Sistema pubblico dell'identità digitale) e a cosa serve. Di Valeria Portale, Giovanni Miragliotta, Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano Il 15 marzo 2016 è partito SPID, il sistema di Identità Digitale per rendere più digitale il nostro paese.
SPID vuole favorire l’offerta di servizi online per cittadini e persone giuridiche da parte di imprese e Pubbliche Amministrazioni. È un progetto ambizioso su cui AgID lavora dal 2014 e su cui il Governo ha riposto molte aspettative, e AgID si attende oltre 10 milioni di cittadini dotati di SPID entro fine 2017. A fine gennaio 2017, a oltre 10 mesi dal via, vi sono oltre 1.100.000 identità digitali rilasciate, 3.720 Pubbliche Amministrazioni attive con 4.273 servizi disponibili.
Projet planning. Google classroom. Digital in 2017: in Italia e nel Mondo. Open data. Foia: ecco cosa devono sapere cittadini e giornalisti. Roma - Da oggi, 23 dicembre 2016, chiunque può esercitare il nuovo diritto di accesso generalizzato ai dati e ai documenti delle pubbliche amministrazioni.
Infatti, diviene finalmente applicabile una delle norme più importanti ed attese tra quelle introdotte nell’ambito della riforma della pubblica amministrazione del Governo Renzi: quella sul c.d. “FOIA”, acronimo inglese che sta per Freedom of information act. Si tratta della norma che prevede un nuovo diritto: il diritto di chiunque di avere accesso ai dati e ai documenti detenuti dalla pubblica amministrazione.
Lavoro di gruppo e team building. Formazione ds. PNSD e dirigenti scolastici:alcuni pensieri Sintesi dell'intevento di oggi:il PNSD dalla parte del DS Il sapore dell'inclusione:comunicare a tutti Gli ingredienti per il riuso Accessibilità, cioè l'arte delcomunicare inclusivo Scrivere testi per essrere lettida tutti Un segnalibro per ricordare alcune regole Documenti ben formati con gli stili Consigli dicomunicazione inclusiva Sintesi:Linee guida in materia di accessibilità delle informazioni pdf ben formati con segnalibri: perché è meglio.
Open access : verso un nuovo modello di disseminazione della conoscen… Dispensa 1 La Convergenza. PON per la scuola – Formazione del personale scolastico su innovazione didattica e organizzativa.
Gestione ed organizzazione.