Antonia White, una scrittrice cattolica tra dramma e genio. Di Luca Fumagalli Il 16 aprile del 1980, presso la chiesa di West Grinstead, nel West Sussex, venne celebrato il funerale dell’ottantunenne Antonia White.
Padre Mulvey disse messa in latino, in verità con qualche piccola incertezza, davanti a una manciata di convenuti, tra cui figuravano, oltre alle figlie Susan e Lyndall, il terzo marito della scrittrice, Tom Hopkinson, e gli amici David Gascoyne e Fred Marnau. Quando iniziò la cerimonia, dalla porta semiaperta della chiesa si affacciò uno splendido gatto nero, simile a quelli che la White tanto adorava: qualcuno finì inevitabilmente per leggere la presenza dell’animale come un segno di benevolenza da parte della defunta.
Vero o no, sta di fatto che il mese seguente, in occasione della messa commemorativa tenuta presso la chiesa di St Etheldreda, a Londra, un altro gatto nero fece la sua comparsa, lasciando di stucco i presenti. Ernest Hello. Avvocato, per volontà di suo padre, non prese le parti mai di nessuno, se non di Cristo Signore.
“Una manciata di polvere”: la desolazione della modernità in un romanzo di Evelyn Waugh. Di Luca Fumagalli Pubblicato nel 1934, Una manciata di polvere (An Handful of Dust) è spesso considerato il capolavoro di Evelyn Waugh.
Se su un tale giudizio è legittimo nutrire qualche riserva – in questi casi il gusto personale ha un peso non indifferente – di sicuro il libro segnò un punto di svolta nella carriera dello scrittore inglese, fungendo da spartiacque tra i suoi primi lavori, caratterizzati da toni satirici al limite del surreale, e i romanzi degli anni seguenti, religiosamente più maturi (su tutti Ritorno a Brideshead e la trilogia di guerra Sword of Honour). Il Paradiso negli occhi di chi si suicida? Sfogliando “Il nocciolo della questione” di Graham Greene. Di Luca Fumagalli Il cinquantenne Scobie è un vicecommissario di polizia.
Da quindici anni lavora in Nigeria per conto del governo inglese. L’incarico non è certamente facile, specie se ci si trova nel mezzo della Seconda Guerra Mondiale con i francesi di Vichy poco al di là del confine; ma Scobie è quello che si definirebbe “un brav’uomo”, un agente di prim’ordine, un marito fedele e un cattolico devoto. Elogio di sir Roger Scruton, filosofo e cacciatore. “1984”: la dittatura del pensiero unico secondo George Orwell. Di Luca Fumagalli Londra.
Roger Scruton A Conservative for Modern Times WSJ. Tolkien e il Partito della Contea. Noterelle autobiografiche di un frate chestertoniano: “My Dear Time’s Waste” di padre Brocard Sewell. Riprendiamo volentieri un articolo del nostro collaboratore Luca Fumagalli apparso il 29 dicembre sul blog della Società Chestertoniana Italiana al seguente link: Per chi fosse interessato ad approfondire la biografia di padre Sewell o la storia del “G.K.’s Weekly” si rinvia ai seguenti link: e.
Tolkien e Saruman: declino e caduta di uno stregone marxista. Di Luca Fumagalli A parere di J.
R. R. Prezzolini e la Chiesa. Ovvero le profezie di un ateo che aveva capito tutto. 05Dic In questi giorni ho riletto Ideario del grande Giuseppe Prezzolini (1882 – 1982), uno dei miti della mia gioventù.
Ideario è una raccolta di aforismi nella quale Prezzolini si esprime con tutta la sua verve di toscano perennemente controcorrente, ma nell’autore senese non c’è solo il bastian contrario e il pessimista cosmico. C’è anche l’uomo che sa guardare con una certa pietas ai suoi simili (specie agli italiani) e alla fine non dico che li giustifica ma, pur dipingendoli per quello che sono, evita di fare la morale a chicchessia. Ogni aforisma andrebbe citato. Eccone solo una manciata, come assaggio. Camorra. Chiarezza. Donna. Tolkien e la fede cattolica, il bello di piantare un seme sotto il gelo. John Ronald Reuel Tolkien (1892-1973) Abbiamo già parlato molto volte di Tolkien e de Il Signore degli Anelli.
QUI altri post di MiL sul grande autore inglese. Luigi. Ionesco, l’agnostico che intravide la Luce - La Nuova Bussola Quotidiana. Centodieci anni fa nasceva Eugène Ionesco, tra i più importanti drammaturghi del XX secolo, esponente del «teatro dell’Assenza».
Un agnostico, ma con lo sguardo rivolto all’eterno. Già anziano scrisse, per il compositore Probst, il libretto di "Maximilien Kolbe", sul santo sacerdote polacco che aveva dato la sua vita per salvare un padre di famiglia. Ionesco pensava di non riuscirvi, ma il risultato fu sorprendente. Centodieci anni fa, il 26 novembre 1909, nacque uno dei più importanti drammaturghi del XX secolo, esponente del «teatro dell’Assenza» (definizione da lui preferita a quella più diffusa di «teatro dell’assurdo»): Eugène Ionesco (1909-1994). Il “nuovo” Tolkien della Associazione Italiana Studi Tolkieniani e della Wu Ming Foundation. Di Cajetanus Volevo solo dire a chi non lo sapesse che l’Associazione Italiana Studi Tolkieniani che ha portato avanti la campagna per la nuova traduzione del Signore degli Anelli e che ha affidato l’incarico ad Ottavio Fatica è stata creata dalla Wu Ming Foundation: un collettivo antifa. Sul loro sito i membri del collettivo zeccoide con un articolo accusano tutti coloro che criticano la nuova aberrante traduzione di essere dei nazisti, paragonandoli agli “orchi” dei racconti del professore.Ora i compagni avranno il loro finto Tolkien (solo in italiano) dopo aver sempre osteggiato quello vero, in compagnia dei forestali finalmente rifondati, ma solo nella Terra di Mezzo, per prendere il posto dei Raminghi.
Cajetanus, il signore degli anelli, J. R. R. Condividi o invia per email Mi piace: Mi piace Caricamento...