Google in classe: esempi ed idee per una didattica partecipata. Formez - Competenze digitali per i cittadini. Linea di intervento 1 – Percorsi formativi all’interno delle Istituzioni Scolastiche Riconoscere alla scuola il ruolo cruciale, per il territorio e sul territorio, quale centro di produzione di cultura digitale e cittadinanza attiva e consapevole.
Linea di intervento 2 – Percorsi formativi all’interno del circuito educativo non formale Valorizzare percorsi formativi orientati al lifelong learning, attraverso metodologie e in luoghi di formazione non formale, cioè contesti formativi fuori del sistema di istruzione formale, al fine supportare gli apprendimenti individuali di auto-formazione e auto-apprendimento. Linea di intervento 3 - Percorso della “strada” - Formazione di competenze digitali e informative sul territorio. Libri digitali aperti nella didattica. ITV Guida per il pitch 2014. Phyrtual InnovationGym.
All’interno degli spazi del FabLab si organizzano corsi, seminari, workshop aventi ad oggetto differenti tematiche: dalla prototipazione rapida all’elettronica, dalla modellazione 3D alla produzione di piccole serie.
Sono previste inoltre giornate di fabbricazione-studio chiamate OpenDay, dove si avrà l’opportunità di imparare ad utilizzare diverse macchine e tecnologie. Ci sarà un’area per lo sviluppo di idee e realizzazione di prototipi. Home - Redooc. Cambiare il modello educativo. Classe Capovolta: Scuola per la didattica 2.0. Blog e didattica. Insegnamento capovolto. Essediquadro: Home. Formazione Tecnologie e inclusione. La classe scomposta. Licenze e copyright nel mondo della scuola (Voghera, dicembre 2015) La scuola 2.0 non esiste. Abstract Il titolo del contributo, volontariamente polemico, vuole riflettere su cosa significhi oggi in Italia parlare di “scuola 2.0”.
L’autore non ignora le molteplici, e spesso positive, esperienze di didattica multimediale ma è convinto che dietro molte sperimentazioni non ci sia altro che una “digitalizzazione” di una didattica ancora largamente 1.0. In altre parole si vuole dimostrare che una “scuola 2.0” è quella in cui sono molto chiari obiettivi e strumenti di una eventuale didattica multimediale, che non si riduca ad “elettrificare” la tradizionale lezione frontale. A tale proposito vengono svolte riflessioni sullo scenario di riferimento degli ultimi dieci anni, sulle sperimentazioni tecnologiche sinora attuate (blog didattico, tablet in classe, flipped classroom, byod, netbook per gli studenti) e si invita a riflettere sulle basi pedagogiche, prima che metodologiche, che sorreggono la cosiddetta “scuola 2.0”.
Anche flipped, quando serve – BRICKS. Scarica la versione PDF del lavoro Uno dei vantaggi dell’invecchiare è che si riesce a guardare le cose con maggior distacco.
Sarà la presbiopia incalzante che mi costringe ad allontanarmi per meglio vedere, però io non riesco più ad appassionarmi a teorie palingenetiche e risolutive, non riesco a pensare che le soluzioni alle complesse problematiche della didattica possano trovarsi in una sola metodologia, in un ribaltamento risolutivo delle strategie d’insegnamento/apprendimento. Mi sembra infatti che – anche a prescindere dalle ovvie interrelazioni tra la didattica e il sistema scuola nel suo complesso che tanto peso hanno nel rendere il nostro apparato scolastico così farraginoso ed arretrato (non solo dal punto di vista tecnologico) – il discorso sia molto più complesso e che attenga soprattutto alla professionalità del docente.
Il digitale a scuola / Le opportunità. “Se la scuola rimane lontana dalla tecnologia che i ragazzi utilizzano quotidianamente per comunicare perde una grande occasione per ridurre le distanze e diventare credibile”.
A parlare è Paolo De Nadai, cofondatore di ScuolaZoo, che di scuola vissuta ne sa qualcosa visto che ogni giorno è in contatto con due milioni e mezzo di studenti attraverso il sito e i social network connessi: “Se invece il docente riesce a utilizzare tablet e smartphone per insegnare, conquista immediatamente i ragazzi”. Rapporto sulla condizione degli adolescenti. La ricerca è stata promossa dall'Unicef per indagare la condizione degli adolescenti nel mondo Gli obiettivi Negli ultimi venti anni, gli adolescenti hanno avuto la possibilità di beneficiare di enormi progressi compiuti in ambito economico, scientifico, sociale.
La riduzione della mortalità infantile, le maggiori possibilità di accesso all'istruzione e ai servizi di sanità pubblica, hanno notevolmente migliorato le condizioni dei giovani a livello globale. Tuttavia, i progressi non si sono verificati in modo eguale nei vari paesi del mondo. Atelier digitali: linee guida per gli acquisti. Il MIUR stanzia 28 milioni per l’acquisto di hardware per gli “atelier creativi“.
Qualche domanda: Chi saprà davvero usare quell’hardware? Copy & Paste is Dead. OVO.com - Homepage. Autovalutazione: pratiche didattiche e organizzative di classe (Area 4) Fondazione Mondo Digitale. I nostri valori e il mondo che vogliamo La missione della FMD è contribuire alla creazione di una società della conoscenza inclusiva per portarne i vantaggi in qualsiasi ambito, dalla cultura alla salute, e a favore di tutti i cittadini.
La conoscenza è anche al centro della stessa strategia di crescita e sostenibilità. La Fondazione aderisce e lavora a favore dei valori culturali essenziali per la realizzazione di una società della conoscenza inclusiva che ponga gli individui e il pianeta al centro del proprio sviluppo. Questi valori includono libertà, giustizia, pace, pari opportunità, solidarietà, fraternità, generosità, onestà, integrità, fiducia, trasparenza, ricerca dell'eccellenza, responsabilità sociale e ambientale e competizione equa. 5_Maggiolini_analogico_digitale.pdf. Perché la scuola è passata di moda #LegaNerd. Il digital education day e le dieci tesi di Rivoltella su scuola e tecnologie — Il digitale a scuola.