http://www.teachthought.com/technology/50-animation-tools-resources-digital-learners/
Related: ESL with technology • Scrittura creativa • stefanotani • Pictures+Mini guida per studiare l'inglese con la tecnologia (parte II) “E’ assolutamente possibile migliorare una lingua straniera anche senza recarsi all’estero” assicura Laura Linzitto, professoressa di inglese dell’IIS Pacioli di Crema. Come? Con la tecnologia che “ci permette di studiare l’inglese rispettando i nostri tempi di apprendimento in modo personalizzato e autonomo”. Linzitto è una grande appassionata di nuove tecnologie applicate alla didattica e per i nostri lettori ha già scritto questa guida all’inglese con 7 siti utili.
La descrizione dei luoghi è importante... - fantascrivendo jimdo page di Cristiana Pivetta Noi viviamo e operiamo in luoghi e ambienti che fanno parte della nostra vita. Alcuni luoghi, di cui conosciamo ogni prospettiva, ci trasmettono serenità, altri invece paura, questo dipende dal fatto che spesso ci sono sconosciuti. I luoghi e gli ambienti possono essere interni (la nostra casa, la nostra aula, il supermercato, etc.) o esterni (il campo da calcio, la spiaggia, etc.). In un racconto la descrizione di un luogo è fondamentale quanto quella di un personaggio o di un oggetto, perché determina e condiziona i comportamenti dei personaggi. Mette insieme tutte le informazioni che sono recepite dai cinque sensi e può essere soggettiva o oggettiva. La descrizione oggettiva riporta tutte le caratteristiche di un luogo facendo uso di una forma impersonale, precisa e realistica e si avvale di un linguaggio di tipo scientifico.
Distopie letterarie: Orwell Vs Huxley La distopia è un genere letterario connaturato alla fantascienza, che trasporta il lettore in mondi futuribili e contesti possibili, esteriori ed interiori, che dipingono società (e situazioni) totalitarie ed angoscianti. Per distopia si intende generalmente una società intesiderabile, apocalittica che si distingue dall’utopia proprio per la sua accezione sgradevole. Insomma, non il migliore dei mondi possibili! Fattore non scontato quello della negatività, che spesso e volentieri traspare solo dal punto di vista dell’autore, lasciando qualche volta un piccolo spiraglio di salvezza.
Come creare delle linee temporali interattiveProf Digitale Chiunque insegni una materia che ha a che fare con la storia sarà d’accordo: le linee del tempo sono un valido aiuto per avere una visione d’insieme su vari avvenimenti che si collocano in periodi di tempo più o meno ampi. Oggi abbiamo la possibilità di creare molto semplicemente delle bellissime timelines che possono anche essere interattive: molti software ci permettono di inserire immagini, files audio e video al loro interno. Il risultato è di sicuro impatto, ed offrono un valore aggiunto, oltre che per lo studio, anche per progetti interdisciplinari. Vi segnalo tre siti che, gratuitamente, vi aiuteranno a creare le vostre linee temporali, e a condividerle con colleghi o studenti.
Il filo di Arianna. Rivista on line per la didattica nelle scuole superiori (ISSN 2036-8458) - La battaglia di Verdun La prima guerra mondiale era iniziata, nell'agosto del 1914, con il tentativo tedesco di realizzare una guerra-lampo: un veloce attacco attraverso il Belgio neutrale per accerchiare in un colpo solo tutto l'esercito francese. Questa audace mossa si era infranta sul fiume Marna (settembre 1914) nei pressi di Parigi, dove i tedeschi erano stati prima bloccati e poi respinti. In una serie di inutili tentativi di aggirarsi reciprocamente, i due schieramenti erano quindi arrivati alle rive della Manica: a quel punto l'esercito tedesco da un lato e quelli francese e inglese dall'altro si erano trovati schierati uno contro l'altro per oltre 400 km, bloccati nelle trincee che chissà chi (nessuno lo ha mai stabilito con certezza) aveva cominciato a scavare.
Il testo descrittivo - fantascrivendo jimdo page di Cristiana Pivetta Il testo descrittivo è un testo che attraverso le parole dà vita a immagini, comunica sensazioni, stati d'animo, atmosfere particolari per permettere al lettore di ricostruire nella sua mente l'idea dello scrittore. In una descrizione gli argomenti possono essere i più diversi da ambienti a luoghi, persone, animali, ecc.. Il testo descrittivo può essere informativo quando vuol fare conoscere alcune caratteristiche a chi le ignora; persuasivo per indurre il lettore a valutare un determinato evento nel modo in cui viene presentato; espressivo se propone la visione soggettiva di persone o oggetti attraverso la descrizione di particolari sensazioni e stati d'animo. Nella categoria dei testi descrittivi - informativi rientrano le descrizioni di carattere scientifico e tecnico, gli annunci economici e le descrizioni turistiche riferite a monumenti o città d'arte.
"1984" di Orwell vs "Il mondo nuovo" di Huxley :B-log(0) Ho tradotto una vignetta trovata in rete che spiega meglio di mille libri i problemi della nostra società, confrontando le visioni “fantascientifiche” di due grandissimi scrittori del secolo scorso: George Orwell e Aldous Huxley. Se il primo è famosissimo per il suo straordinario racconto “1984“, Huxley è meno conosciuto dal grande pubblico ma il suo “Il mondo nuovo” anno dopo anno si sta rivelando assai più preciso rispetto al testo di Orwell nella predizione della società futura. Se letterariamente il libro di Huxley è decisamente meno interessante e scorrevole, sociologicamente stiamo parlando di un’opera che a mio parere dovrebbe essere letta nelle scuole, insieme a “Fahrenheit 451″ di Bradbury e “La fattoria degli animali” di Orwell. Per chi non l’avesse letto, passiamo subito alla splendida sequenza di vignette, che danno un’ottima visione d’insieme (i commenti li scrivo sotto): Clicca per leggere
Strategia Lisbona 2000/2010 Strategia di Lisbona 2000/2010 di Francesco Butturini Le date Chi scrive questa serie di riflessioni sulla Strategia Lisbona 2000/2010, è al servizio della Scuola e delle sue istituzioni, non di questo o dei precedenti ministri. Vive la vita della sua scuola quotidianamente e partecipa da anni ad alcuni dei processi ministeriali di ricerca e di studio per la formazione in servizio dei docenti e dei dirigenti come responsabile del progetto ministeriale “Didattica della comunicazione didattica” dedicato, in particolare, all’attuazione del Primo Asse del “Regolamento per l’innalzamento dell’obbligo di istruzione”: Linguaggi, studiando con una rete di 85 scuole, di ogni ordine e grado, provenienti da tutte le regioni d’Italia, l’ambito disciplinare Linguaggi non Verbali e Multimediali . Con questa prima riflessione, credo opportuno partire da alcune date fondanti la Strategia; la prima è quella del “Trattato di Maastricht”, 7 febbraio 1992. I Principi guida I livelli di riferimento
Costruire mappe mentali: 5 tool gratuiti per realizzarle Una mindmap, o mappa mentale, è uno strumento che aiuta a pensare, a semplificare (a differenza di altre cose mentali), a comunicare ciò che abbiamo in mente, a memorizzare più facilmente alcuni concetti complessi. Senza la presunzione di far somigliare i nostra scarabocchi alle prime mappe che sembra rappresentassero i concetti di Aristotele, si possono costruire mappe mentali efficaci usando diversi strumenti on line, software e alcune app. Di sicuro c’è che qualunque cosa noi decidiamo di usare, dobbiamo prima di tutto fare chiarezza dentro di noi, concentrarci sui concetti da rappresentare, cercare i rami da attaccare al tronco, che costituisce l’argomento centrale. Questi 5 tra i tantissimi tool gratuiti che si possono usare: Bubbl.us.
Il tempo della storia e il tempo della narrazione - fantascrivendo jimdo page di Cristiana Pivetta In un testo narrativo la dimensione temporale assume un carattere fondamentale. Esiste, infatti, una differenza tra tempo della storia e della narrazione. Il tempo della storia è il tempo reale nel quale si svolge la vicenda che viene raccontata con precisione storica (il 2015, nel settecento, ecc.). Me and You < Mondadori Education Il concetto di didattica per competenze comincia ad affermarsi intorno alla metà degli anni ’90, nei documenti dell’Unione Europea, come il Libro bianco sull’istruzione e formazione1 a cura di Edith Cresson, allora Commissario Europeo con delega alla scienza, ricerca ed educazione, in cui si legge: «In tutti i paesi d’Europa si cercano di identificare le “competenze chiave” e di trovare i mezzi migliori di acquisirle, certificarle e valutarle. Viene proposto di mettere in atto un processo europeo che permetta di confrontare e diffondere queste definizioni, questi metodi e queste pratiche». L’idea di competenza deriva dall’ambito lavorativo, dove indica “il patrimonio complessivo di risorse di un individuo nel momento in cui affronta una prestazione lavorativa o il suo percorso professionale”.2 La dimensione della potenzialità e quella della natura integrata della competenza sono fondamentali, perché le ritroveremo anche nell’applicazione al mondo della scuola. 1. 2.