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QUESTIONARIO SUGLI STILI DI APPRENDIMENTO. Questo questionario ti servirà a capire meglio il tuo modo di studiare e imparare e le tue preferenze al riguardo. * Le seguenti affermazioni descrivono alcune abitudini di studio e modi di imparare.

QUESTIONARIO SUGLI STILI DI APPRENDIMENTO

Decidi in quale misura ogni affermazione si applica nel tuo caso. Scrivi accanto ad ogni affermazione uno di questi numeri: 0 = mai o raramente 1 = qualche volta 2 = spesso 3 = sempre o quasi sempre * Cerca di essere più sincero che puoi. . * Non scegliere la risposta che credi sarebbe giusto dare, ma quella che effettivamente meglio descrive le tue abitudini personali. . * Alla fine del questionario calcola i punteggi come suggerito e leggi le relative interpretazioni. 1.

OrizzonteScuola.it e Forum Media Edizioni. BES. I BES: Bisogni educativi speciali. Insegnanti, genitori e tecnici da qualche anno sono alle prese con diverse sigle che riguardano l’apprendimento.

I BES: Bisogni educativi speciali

Mentre ormai l’acronimo D.S.A. è diventato piuttosto familiare a indicare i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, dalla fine del 2012 nelle scuole italiane si inizia a parlare anche di B.E.S. dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“. BES – Bisogni Educativi Speciali « MIUR Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna. L’espressione “Bisogni Educativi Speciali” (BES) è entrata nel vasto uso in Italia dopo l’emanazione della Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 “Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica“.

BES – Bisogni Educativi Speciali « MIUR Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna

La Direttiva stessa ne precisa succintamente il significato: “L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. In ogni classe ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse”. Documenti. In evidenza Norme nazionali Bisogni Educativi Speciali 2013 – Nota MIUR sui bisogni educativi speciali 2013 –CM Bisogni Educativi Speciali 2012 –Direttiva MIUR Alunni con Bisogni Educativi Speciali Disabilità 2009 – Linee guida sull’integrazione degli alunni con disabilità 2006 – Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministeri 23 febbraio 2006 n. 184 “Regolamento recante modalità e criteri per l’individuazione dell’alunno come soggetto in situazione di handicap” Il DPCM 184/2006 individua la gravità della condizione dell’alunno come criterio per la richiesta di posti di sostegno in deroga 2003 – Legge 15 luglio 2003 n.189 “Norme per la promozione della pratica dello sport da parte delle persone disabili” 2000 – Legge 8 novembre 2000 n.328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali” 1992 – Legge 4 febbraio 1992 n. 104 ““Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate.”

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DSA: l'origine sarebbe colpa del metodo di insegnamento nei primi anni di scuola. Alcuni studiosi americani pensano che i disturbi nella lettura e nella scrittura possano dipendere dal metodo con cui vengono insegnate nei primi anni di scuola.

DSA: l'origine sarebbe colpa del metodo di insegnamento nei primi anni di scuola

Ne è convinta anche Regina Biondetti, medico e membro del Comitato scientifico-culturale del movimento Pensare Oltre. Dottoressa Biondetti, secondo lei può esserci una relazione causale tra l’insorgenza di DSA e alcune metodologie didattiche? “DSA è un acronimo che sta per Disturbi specifici di apprendimento, la traduzione dei LD (Learning Disorders: dyslexia, dysgraphia, dyscalculia) degli Stati Uniti.

Ora, non è mai stato dimostrato che questi disturbi esistano. È stato invece rilevato negli Stati Uniti che intorno al 1930 le scuole pubbliche hanno iniziato a insegnare a leggere utilizzando il metodo Whole Word (metodo della parola intera, che in inglese ha molti altri nomi come Look-and-say, Whole Language, Dolch Words e Sight Words) e quasi immediatamente i bambini hanno iniziato ad avere problemi di lettura. AID Associazione Italiana Dislessia. Aree tematiche - Disturbi Specifici di Apprendimento.

Spazio informativo Alunni con bisogni educativi speciali (Bes) - Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica - Chiarimenti - (Nota prot. n. 2563 del 22 novembre 2013) Dettagli Attività di individuazione precoce dei DSA - Firmato dal Ministro della Salute Renato Balduzzi e dal Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Francesco Profumo il decreto per le attività di individuazione precoce dei DSA a scuola.

Aree tematiche - Disturbi Specifici di Apprendimento

Le Regioni e gli USR dovranno firmare a breve protocolli di intesa per regolamentare modalità e tempi delle rilevazioni Alunni con bisogni educativi speciali (Bes) - Indicazioni operative concernenti la direttiva ministeriale 27 dicembre 2012 recante "Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica" - (C.M. n. 8 del 6 marzo 2013) Aree tematiche - Disturbi Specifici di Apprendimento.