Disturbi Specifici Apprendimento e Informatica | Programmi informatici compensativi: come adoperarli
Maestra LIMda: Didattica inclusiva
Benvenuti Benvenuti sul blog della maestra Rosalinda Ierardi! Didattica inclusiva In questa pagina risorse utili a bambini, genitori e docenti sulla didattica per l'inclusione Mappe sui diversi di Come legge un dislessico? App...però! Google Gesture da voce alla lingua dei segni WinGuido, l'app che permette a non vedenti e ipovedenti di leggere il gi LeggiXme e FacilitOffice: lettori gratuiti che supportano le nuove voci di Microsoft Vai all'articolo su Dislessia la metamorfosi del computer Videoistruzioni realizzate da un'insegnante Dislessia ascolto voci gratuite Lucia e altre (video su YouTube) LeggiXme il corsivo? BALABOLKA: sintesi vocale, legge i testi in italiano e li trasforma in file "Il bello della differenza"
Sito di Supporto allo studio per Bambini e Ragazzi con DSA e non
02 DOCENTI (COME AIUTARE ALUNNI DSA, LINEE GUIDA TUTTE LE MATERIE, USO DI LIM, IPAD) - dislessia-passodopopasso2
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DALL APPROCCIO COMUNICATIVO ALL APPROCCIO DIALOGICO: UNA NUOVA PROSPETTIVA PER L INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO LINGUISTICO - PDF
1 DALL APPROCCIO COMUNICATIVO ALL APPROCCIO DIALOGICO: UNA NUOVA PROSPETTIVA PER L INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO LINGUISTICO Daria Coppola - Università di Pisa La prospettiva dialogica è una prospettiva complessa, non riduzionista, non banalizzante, che tende a dare spessore alle cose, a complessificarle; essa è anche una prospettiva relazionale, in quanto presuppone/suggerisce l interscambio, la relazione. Il dialogo ( dià-logos, attraverso, mediante, il discorso, la parola) viene comunemente definito come uno scambio di parole, una particolare modalità verbale di relazione, per la quale tuttavia la parola non è indispensabile, se ne può fare a meno, mentre non si può fare a meno dell altro, dell interlocutore. 4 funzionali) e, successivamente, sillabi processuali attenti ai processi e alle strategie di apprendimento, che non si preoccupano di coprire tutte le parti del programma, ma fanno attenzione solo a quello di cui l apprendente ha bisogno o considera importante. 9 !
Chi sono gli studenti con BES presenti nelle nostre classi? | Normativa | Blog | Lattes Editori
Grande è l’eterogeneità presente nelle nostre classi! C’è Stefano, che ha un severo disturbo specifico di apprendimento (DSA) (vedi art. DSA).Avrebbe bisogno di più tempo e di usare gli adeguati strumenti compensativi, ma non vuole, perché non vuole sentirsi diverso dagli altri. È poco attento e scarsamente concentrato. C’è Alessandro, che è iperattivo e ha una diagnosi di ADHD (vedi art. ADHD). C’è Giada, che ha una postura rigida, uno sguardo diverso dagli altri: sembra che si blocchi appena entra in classe. C’è Pietro, che non sopporta critiche e osservazioni e di fronte a qualsiasi difficoltà o insuccesso dimostra tutta la sua rabbia. C’è Paolo, che ha un disturbo dello spettro autistico, diagnosticato già nella scuola primaria. C’è Marta, che ha avuto difficoltà evidenti fin dall’inizio della scuola primaria, con ripercussioni rilevanti in tutte le discipline che richiedevano abilità grafo-motorie (disegno e scrittura). C’è Christian: bravissimo in matematica, ma odia l’italiano.
Erickson, Sportello DSA - Una scuola a misura di DSA
Per poter fornire il miglior ambiente di apprendimento per gli alunni con DSA, la scuola dovrebbe possedere determinate caratteristiche. Una scuola a “misura di DSA”: Per approfondire Scopri i sette punti chiave per un didattica inclusiva individuati da Erickson e le proposte operative per applicarli in classe presentate nella Guida BES a scuola.
The Jigsaw Classroom