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Related: Istituzionali • dibattito argomentativo • Competenze digitali e processi di apprendimento • cinziaordine • Concorso dirigenti scolastici 2017MIUR PON - Galleria ambienti digitali Gallery ambienti digitali Nella progettazione e realizzazione di un ambiente digitale di nuova generazione al servizio di una molteplicità di stili e metodi di insegnamento/apprendimento si propongono tre modelli: La galleria di immagini raccoglie idee per l'allestimento delle tre tipologie di ambienti e viene aggiornata regolarmente con nuovi contenuti. Gli spazi proposti sono pubblicati a titolo di esempio e non esauriscono la gamma di possibili soluzioni tarate sui singoli contesti didattici.
A scuola torna la retorica Università e scuola A scuola torna la retorica 7 gennaio 2015 A distanza di secoli la retorica torna in (qualche) classe. Il debate, per usare un termine più attuale. ADV 2020 - Quali opportunità per la scuola? AGENDA DIGITALE DEL VENETO 2020Quali opportunità per la scuola, le nuove professioni e il lavoro? Vicenza 6 marzo 2017, ore 9.30 – 13.00 FABLAB Vicenza c/o Scuola D’Arte e Mestieri, Via Rossini, 60 Vicenza 9.30 Registrazione Partecipanti
Approcci didattici per classi eterogenee Le classi, intese come gruppo di alunni, possono essere eterogenee per etnia, stato sociale, capacità cognitive o strategie di apprendimento. E’, quindi, indispensabile utilizzare delle strategie didattiche che consentano a tutti di raggiungere gli obiettivi minimi e, ove possibile, far risaltare le eccellenze. Nel processo educativo didattico, quindi nella crescita sociale/educativa e culturale degli alunni, intervengono più insegnanti che si confrontano per stabilire strategie e comportamenti atti a facilitare sia l’acquisizione di competenze che di comportamenti sociali positivi. Il processo educativo/didattico deve intendersi come inclusivo, non solo in vista di alunni disabili, ma nell’ottica delle differenze e poliedricità di ogni alunno.
Ricerca e sperimentazione su larga scala Il progetto iTEC (Innovative Technologies for an Engaging Classroom) è un progetto di ricerca e sperimentazione su larga scala volto a prefigurare le potenzialità della classe scolastica di domani. Iniziato nel Settembre 2010 iTEC coinvolge decisori politici, ricercatori, aziende fornitrici di tecnologia, esperti di innovazioni tecnologiche per la didattica e docenti innovatori per progettare e creare scenari di insegnamento e apprendimento trasferibili per la classe futura tenendo conto delle problematiche concrete e dei processi di riforma in atto. Grazie al coinvolgimento di 27 partner di progetto, 14 Ministeri dell’Istruzione a il finanziamento della Commissione Europea di 9.45 milioni di euro, iTEC fornirà un modello in grado di descrivere come l’uso delle tecnologie per l’innovazione le attività di insegnamento e apprendimento possa andare oltre le piccole sperimentazioni ed essere integrata nelle scuole di tutta Europa.
INDIRE - Architetture scolastiche “Architetture scolastiche” è un indirizzo di ricerca che approfondisce e analizza il rapporto tra spazi e tempi dell’apprendimento. La scuola nella società della conoscenza impone di confrontarsi con competenze diverse da quelle richieste dalla società industriale, pena una pericolosa distanza fra il mondo della formazione e le pratiche sociali delle nuove generazioni. L’aula è stata sempre il luogo unico dell’istruzione scolastica e tutti gli spazi della scuola (corridoi, laboratori, palestre) erano subordinati alla sua centralità.
WeDebate - IIS Mosè Bianchi Nell’era della comunicazione in tempo reale, senza le barriere spazio-temporali, 6 scuole della Lombardia scommettono su un progetto che mette attorno a un tavolo gli studenti per pensare, parlare, ascoltare, discutere. Il progetto ha un nome inglese, Debate, una disciplina affermata da tempo nel mondo anglosassone, con insegnante e materia dedicata, e ora sperimentata nella rete lombarda Wedebate, costituita dall’IIS Mosè Bianchi di Monza insieme all’ITE Tosi di Busto Arsizio (VA), al Liceo di Viale dei Tigli di Gallarate (VA), all’ITCG Maggiolini di Parabiago (MI), all’ISISS Majorana di Seriate (BG), all’IIS Capirola di Leno (BS) e sostenuta dall’ufficio Scolastico Regionale. Il Debate non è una libera discussione, ma un confronto di opinioni tra interlocutori che sostengono una tesi a favore e una contro su un tema assegnato da una giuria. Il Debate si impara soprattutto praticandolo; tuttavia servono buoni allenatori e periodi di ritiro per concentrarsi sugli allenamenti.
Agenda Digitale Veneto: per una scuola innovativa Sintesi delle idee e delle proposte emerse dall’incontro del 6 marzo 2017 Quali opportunità per la scuola, le nuove professioni e il lavoro? Inquadramento: Il tema del digitale e delle competenze digitali nella scuola deve essere affrontato nelle sue diverse sfaccettature: dalla formazione degli insegnati, alle metodologie educative innovative, da una didattica centrata sugli ambienti digitali di apprendimento, ad un’offerta formativa innovativa in linea con gli sviluppi e i cambiamenti tecnologici del sistema socio-economico.
Una mappa per la formazione digitale degli insegnanti scarica la versione PDF del lavoro La situazione delle tecnologie nella scuola italiana L’ultima legge sulla scuola (riguardo all’aggettivazione della quale credo debba essere almeno lasciata libertà di giudizio) stabilisce l’ingresso delle competenze digitali tra quelle irrinunciabili per gli studenti, in accordo col piano Scuola Digitale e richiamando quanto già stabilito – ma senza conferire ad esse autonoma dignità – nel profilo degli studenti in uscita dalla scuola dell’obbligo del ministro Fioroni del 2007 (1). Mettere l’accento su questo aspetto della formazione delle nuove generazioni altro non è che prendere coscienza di un problema già fortemente sentito dalla scuola: la necessità di trasformare le presunte abilità digitali degli studenti in vere e proprie competenze.
Dalla retorica al 'debate': a scuola si insegna l'arte di avere ragione La scuola deve anche insegnare a parlare in pubblico e a sostenere un dibattito? Ne sono convinti i sostenitori del "debate". Difficile trovare una definizione per questa nuova disciplina, che da tempo è un "must" nelle scuole, nei college e nelle università americane e inglesi, e che da qualche tempo comincia ad essere sperimentata anche in alcune scuole italiane. La professoressa Nadia Cattaneo, dirigente dell'Istituto tecnico economico Tosi di Busto Arsizio non ha dubbi: lei la chiama "arte".