Mensa negli ospedali, due polesani indagati per gli sprechi eccessivi. Sprechi negli ospedali: quasi la metà dei pasti nella spazzatura. Spreco alimentare: buttiamo un terzo del cibo. Sensibilizzare non basta: occorre organizzazione e creatività, le proposte del no profit. «Un grave problema sono gli standard di qualità che danno troppa importanza all’aspetto dei prodotti e le pratiche commerciali che incoraggiano i consumatori a comprare più cibo di quello di cui hanno effettivamente bisogno».
Olivier De Schutter, relatore speciale dell’Onu per il diritto al cibo, ha accettato di parlare con Ilfattoalimentare.it sul tema dello spreco, a margine di un incontro su biocarburanti e sicurezza alimentare. Lo spreco assume sfumature e dimensioni diverse, a seconda che lo si guardi dal nord o dal sud del mondo. «Ogni anno sulla Terra più o meno un terzo del cibo prodotto per il consumo umano, circa 1,3 miliardi di tonnellate, va perso o viene gettato via», sottolinea De Shutter.
Più precisamente, è cibo perso nei Paesi in via di sviluppo, dove la carenza di infrastrutture incide fino al 50% sul deterioramento degli alimenti, ed è sprecato nelle economie avanzate. In Europa Etichetta & sensibilizzazione. Il Banco Alimentare. Perché? Last Minute Market . MelaSì. Lo spreco di cibo. Spreco di cibo. La FAO calcola che ogni anno si sprechino 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, pari a 1/3 della produzione totale destinata al consumo umano.
Il solo spreco di cibo in Italia ha un valore economico che si aggira intorno ai 13 miliardi di euro all’anno. È possibile distinguere tra due tipologie di spreco di cibo. Food losses: ossia le perdite che si determinano a monte della filiera agroalimentare, principalmente in fase di semina, coltivazione, raccolta, trattamento, conservazione e prima trasformazione agricola. Food waste: ossia gli sprechi che avvengono durante la trasformazione industriale, la distribuzione e il consumo finale. Lo spreco alimentare è un fenomeno che pone interrogativi sugli squilibri di consumo nel mondo e sulla disparità sociale tra chi spreca e chi non ha da mangiare. Londra risparmio energetico nei ristoranti con gli avanzi di cibo - Non sprecare. Spreco di cibo: il ristorante che serve solo scarti. Food Sharing, app e siti contro lo spreco di cibo.
Frigoriferi condivisi, alimenti in vendita last minute, recupero di provviste destinate a finire nella spazzatura.
Si moltiplicano le applicazioni Made in Italy per smartphone e le piattaforme web per stimolare pratiche di consumo responsabile “Nutrire il pianeta” è il tema scelto per l’imminente Expo 2015 di Milano. Un obiettivo non facile che si potrebbe raggiungere cominciando col combattere la piaga dello spreco di cibo. Con questo scopo, sono nate negli ultimi mesi una serie di app e piattaforme web, tutte Made in Italy, che promuovono pratiche concrete di food sharing, condivisione di cibo altrimenti destinato ad essere buttato. Secondo i dati FAO, ogni anno nel mondo vengono sprecati 1,3 miliardi di tonnellate di cibo, circa un terzo del totale prodotto per il consumo. Breading, la app che salva il pane - Il progetto più recente si chiama Breading. Fame Zero e Equoevento - L’idea di dare a chi è in difficoltà è l’obiettivo anche della app Fame Zero. Il buono che avanza, la prima rete di ristoranti contro lo spreco. W gli orti urbani! Torino tra le città più attive a far nascere spazi verdi pubblici coltivati.
Gli orti urbani sono in continua crescita in tutto il mondo ormai da anni.
Non si tratta solo di una modalità alternativa di gestione degli spazi verdi pubblici cittadini, bensì di un vero e proprio movimento di pensiero che mette le sue radici nel contesto socio-economico che viviamo da oltre un decennio. Alle pressanti leggi della globalizzazione e del consumismo, che ci hanno insegnato a mettere in tavola le fragole a Natale e ci fanno perdere il valore del senso dell’attesa per i cibi di stagione (e con esso anche il loro gusto originale) corrisponde una risposta di controtendenza che porta verso la sostenibilità, con l’obiettivo dichiarato di riportare le abitudini e i ritmi di vita attuali a una dimensione più umana, più condivisa, più naturale. Gli aspetti positivi degli orti urbani sono molteplici e coinvolgono più dimensioni: 2. economica, dando la possibilità a chi ha un reddito basso di produrre a costo contenuto alimenti per il proprio consumo.
Guerrilla gardening. Zero sprechi a Torino gli avanzi delle mense scolastiche vanno ai poveri Non Sprecare. Va contro gli sprechi alimentari nelle mense scolastiche il progetto di recupero dei pasti Adnkronos Prometeo Sostenibilità Tendenze. Sprechi alimentari, mense popolari, Grassi Un pasto completo a 7 euro Il Sito di Firenze. Progettositicibolemensebarillacontrolosprecoalimentare. Olivero «Cibo fresco nelle mense dei poveri» Cronaca www avvenire it. Mense scolastiche, troppi rifiuti Piano anti spreco aiutiamo i poveri Cronaca Bergamo. Meno sprechi e più conciliazione a Bologna la mensa diventa take away. Lotta allo spreco alimentare presto in mensa a scuola il sacchetto salva cibo ECO dalle CITTA' Contro gli Sprechi di Cibo nelle Mense No agli Sprechi Alimentari Progetto Mensana. Come trasformare lo spreco in risorsa.